I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno eseguito un decreto di confisca emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione, con cui è stata disposta la misura ablativa, in via definitiva, di otto unità immobiliari e due rapporti bancari per un valore complessivo stimato in oltre 830 mila euro.

Il provvedimento rappresenta l’esito del procedimento di prevenzione patrimoniale instaurato nei confronti di tre esponenti di rilievo della cosca “Trapasso” di San Leonardo di Cutro (KR), sodalizio criminale inserito nella locale di Cutro riconducibile ai “Grande Aracri”, storicamente attivo nel settore delle estorsioni ai danni di imprenditori turistici.

I soggetti colpiti dal provvedimento erano già stati coinvolti nel 2016 nell’operazione “Borderland” della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, che aveva portato alla luce l’operatività della cosca “Trapasso” e i suoi collegamenti con la potente organizzazione dei Grande Aracri.

La misura è stata adottata ai sensi dell’art. 24 del D.lgs. 159/2011 (Codice Antimafia) dal Tribunale di Catanzaro, sulla base di un’approfondita attività investigativa di natura economico-patrimoniale coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro – D.D.A. ed eseguita dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (Gico) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro.

Le indagini patrimoniali hanno permesso di accertare una marcata sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto dai prevenuti e dai loro familiari, circostanza che aveva già portato, nel febbraio 2021, al sequestro dei beni oggi definitivamente confiscati.

Con questo provvedimento, la Guardia di Finanza e la D.D.A. di Catanzaro confermano l’impegno costante nel contrasto all’infiltrazione mafiosa nell’economia legale, privando le organizzazioni criminali dei profitti illecitamente accumulati e restituendo legalità al territorio.