Caos concessioni balneari, il sindaco di Soverato scrive a Meloni e Salvini
'A Soverato Tar annullato bandi Comune. Rischio stop stagione'

In piena vigilia della stagione estiva, uno dei più noti centri turistici della Calabria rischia il blocco delle attività balneari. Il sindaco di Soverato, Daniele Vacca, ha scritto una lettera aperta indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e al prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, chiedendo con urgenza chiarimenti operativi sul tema delle concessioni demaniali marittime.
La richiesta nasce da una recente sentenza del TAR che ha annullato, di fatto, tutte le concessioni precedentemente rilasciate. Il Comune, nel 2024, aveva deciso di applicare il D.L. 131/2024, che escludeva proroghe automatiche e avviava nuove procedure di gara in linea con la normativa nazionale. Una scelta che, pur rispettando la legge, oggi si scontra con un vuoto normativo che rischia di paralizzare l’economia costiera.
“La decisione del TAR – scrive il sindaco – getta nel caos l’intero comparto turistico balneare del nostro territorio, lasciando imprenditori, famiglie e lavoratori in una condizione di assoluta incertezza e instabilità”.
Secondo Vacca, gran parte dell’economia cittadina si regge sul lavoro delle imprese balneari, che ogni estate offrono servizi a migliaia di turisti. Senza indicazioni precise su come proseguire, l’intero comparto rischia di fermarsi, mettendo in ginocchio Soverato.
“Mi sento disarmato – continua il primo cittadino –. Non posso accettare che un’intera comunità venga colpita in questo modo, ma non posso nemmeno agire senza risposte o strumenti normativi chiari”.
Nella missiva, Vacca chiede un intervento immediato del governo per fornire ai Comuni linee guida chiare e applicabili. A Occhiuto chiede di farsi portavoce presso Roma delle difficoltà dei territori costieri calabresi. Al prefetto, invece, il sindaco chiede di garantire ordine pubblico e attivare un confronto istituzionale per gestire l’emergenza, che potrebbe generare tensioni sociali.
Il tono della lettera si fa ancor più deciso nella parte finale: Vacca preannuncia che, in assenza di risposte tempestive, potrebbe essere costretto a ordinare la chiusura delle attività balneari, compromettendo irrimediabilmente la stagione turistica e “vanificando mesi di lavoro” delle aziende locali.