L'operazione Crimine
L'operazione Crimine

La Provincia, conosciuta anche come Crimine o Commissione provinciale, nacque dopo la sanguinosa Seconda guerra di 'ndrangheta (1985–1991), quando fu evidente la necessità di un organo in grado di regolare i conflitti interni e di coordinare i clan presenti nella provincia di Reggio Calabria. A partire  dal 2010, grazie all’operazione “Crimine”, fu accertata la sua struttura con tre mandamenti e riunioni periodiche a Polsi.

Struttura territoriale: i tre mandamenti

La Provincia sovrintende a tre aree geografiche: il Mandamento Ionico, che include le cosche di Aspromonte e Locride e che ha storicamente tratto vantaggio da sequestri di persona e narcotraffico; il Mandamento Tirrenico, centrato sulla Piana di Gioia Tauro, area economicamente più forte e strategica per il Porto; e il Mandamento Centro o Città, comprendente Reggio Calabria, suddivisa in zone Nord, Centro e Sud e abitata da gruppi come Condello, De Stefano, Tegano, Latella e Ficara.

Il Crimine: tra sacro e strategico

Queste riunioni possono avvenire in qualsiasi luogo. Si è a conoscenza, dalle intercettazioni dell'Operazione Crimine, che una è avvenuta a Santuario della Madonna di Polsi ed era in procinto di esserne organizzata un'altra nella zona della Piana di Gioia. Qui si tengono le assemblee note come Crimine, durante le quali si discutono le strategie, si eleggono i vertici (capo-crimine, capo‑società, mastro‑generale) e si dirimono le questioni tra clan.

Ruoli e funzioni della Provincia

Questo organismo ha il compito di sedare i conflitti, amministrare le doti (cioè le promozioni e le cariche), orchestrare le alleanze e distribuire i profitti – ottenendo in cambio percentuali dai clan riconosciuti. Pur operando spesso in modo efficace, la Provincia non ha eliminato del tutto le tensioni, e occasionalmente emergono nuove faide.

Il passaggio da clan locali a organizzazione globale

Grazie alla sua funzione centralizzatrice, la Provincia ha permesso alla 'ndrangheta di evolversi da un insieme di clan autonomi a un’ossatura mafiosa articolata, capace di operare non solo in Calabria ma in tutto il mondo. La sua influenza si estende dalla droga alle estorsioni, usura, infiltrazioni in appalti pubblici e smaltimento illecito di rifiuti, con un fatturato stimato che supera i 150 miliardi di euro su scala globale.

Asse strategico

la Provincia è molto più di un semplice organo disciplinare: è l’asse strategico della 'ndrangheta reggina. Essa garantisce la coesione tra le 'ndrine, dirige le decisioni chiave e favorisce l’espansione economica e criminale della struttura. Comprenderne la funzione è fondamentale per decifrare la resilienza e la pervasività di questa organizzazione criminale.