Un incontro commosso, intenso, profondamente umano. Nei giorni scorsi, il sindaco di Cosenza Franz Caruso ha fatto visita a Padre Fedele Bisceglia, ricoverato all’INRCA di Cosenza, portando con sé un messaggio simbolico e potente: la vicinanza e l’abbraccio dell’intera città. “Sono andato da lui da amico e da Sindaco – ha dichiarato Caruso in una nota ufficiale – prima ancora che da avvocato, quale fui in passato nella sua difesa, sostenuta con convinzione sulla base di atti concreti e solidi. Tant’è che la giustizia lo ha assolto come uomo, sacerdote e francescano umile e semplice qual è”.

“Monumenti di civiltà”: l’eredità morale di Padre Fedele

Nel suo messaggio, il primo cittadino ha voluto ricordare il valore profondo dell’opera di Padre Fedele, sottolineando quanto abbia lasciato segni tangibili nel tessuto sociale cittadino: “È riuscito a realizzare opere di solidarietà autentiche, veri monumenti di civiltà materiale e immateriale, rivolti in particolare a chi vive nel disagio e nella fragilità”. Parole che tratteggiano la figura di un uomo di strada, di fede, di sport e di popolo. “Padre Fedele è amato da tutti – ha aggiunto il sindaco –. In lui abbiamo sempre riconosciuto una fede vissuta con sincerità, nei vicoli più nascosti della città, dove portava la misericordia di Dio e l’aiuto concreto, ma anche sugli spalti del San Vito, dove con passione tifava i nostri colori rossoblù”

“Il mio abbraccio è l’abbraccio di tutta Cosenza”

Nel momento forse più difficile della sua vita, segnato dalla malattia e dal silenzio, l’abbraccio di Franz Caruso si fa collettivo. “È il segno di una città che non dimentica, che riconosce l’autenticità di un cammino spesso scomodo, ma mai banale. Il suo animo – ha concluso il sindaco – resta colmo di fede e devozione, ed è per questo che gli chiedo, a nome di tutti i cosentini, di continuare a lottare, come ha sempre fatto”.

Un gesto che riaccende i riflettori su una figura storica e controversa, ma profondamente radicata nell’identità di Cosenza, tra fede, giustizia, carità e passione civile.