Tragedia a Cosenza, muore giovane lavoratore: la Filcams CGIL chiede verità
Il sindacato esprime cordoglio per la scomparsa del 23enne tunisino e sollecita chiarezza sulle cause, ribadendo l’urgenza di sicurezza e dignità in ogni luogo di lavoro

Con profonda amarezza la Filcams CGIL Calabria ha appreso della morte di un giovane lavoratore tunisino di 23 anni, deceduto alcuni giorni fa mentre prestava servizio in una sala ricevimenti nel cosentino. Una vicenda che ha scosso la comunità locale e che solleva interrogativi urgenti sulle condizioni in cui il ragazzo stava operando.
La richiesta di chiarezza
Il sindacato esprime vicinanza alla famiglia e agli affetti più cari della vittima, ribadendo la necessità di fare piena luce sull’accaduto. «Se dovesse emergere che la morte sia stata causata da negligenza o da condizioni di sfruttamento – afferma la Filcams CGIL – ciò confermerebbe le nostre preoccupazioni rispetto alla tutela dei diritti e alla sicurezza nei settori del turismo e del terziario».
Sicurezza e dignità al centro
La Filcams CGIL Calabria chiede alle istituzioni un impegno serio e concreto, affinché la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro non vengano mai compromesse. «Chiunque lavori merita dignità e rispetto – conclude il sindacato – e continueremo a vigilare e a batterci perché tragedie come queste non si ripetano più».