Stefano De Martino
Stefano De Martino

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l'origine dello scandalo dei video rubati da telecamere private potrebbe risalire a una spiaggia di Diamante, in Calabria. Un uomo, mentre si trovava lì, avrebbe mostrato a persone vicine uno dei filmati sul proprio cellulare, vantandosi di possederlo. Da quel momento sarebbe partita una catena di condivisioni via social e WhatsApp, che ha alimentato la diffusione dei contenuti in tutta Italia.

De Martino tra le vittime: il caso esplode

A far scoppiare il caso è stata la denuncia presentata dal conduttore Stefano De Martino e dalla compagna Caroline Tronelli, dopo aver scoperto che alcune loro immagini private erano finite sul portale incriminato. L’investigatore privato Amedeo Pantanella, coinvolto per aiutarli, è riuscito a risalire alla piattaforma dove erano pubblicati i video. Sempre secondo il quotidiano milanese, Pantanella avrebbe anche raccolto testimonianze che indicano proprio l’uomo in spiaggia come possibile primo diffusore dei filmati.

Un sito difficile da fermare

La piattaforma coinvolta, che ospitava video intimi registrati senza consenso, è risultata registrata alle Isole Tonga, rendendo le indagini particolarmente complesse. I contenuti italiani sono stati rimossi, ma il sito continua a diffondere immagini da tutto il mondo. La polizia postale indaga da settimane e sono stati aperti due fascicoli giudiziari, mentre si cerca di rintracciare chi ha alimentato la catena illegale di condivisione.