Metalmeccanici in sciopero: "Servono contratti giusti e salari dignitosi"
La rottura del dialogo con Federmeccanica e Assistal ha innescato una serie di scioperi e manifestazioni

Prosegue senza sosta la mobilitazione dei lavoratori metalmeccanici che chiedono a gran voce il riconoscimento di un contratto nazionale equo. La rottura del dialogo con Federmeccanica e Assistal ha innescato una serie di scioperi e manifestazioni, con i sindacati che puntano il dito contro l'atteggiamento delle associazioni datoriali.
Lo sciopero
Il cuore della protesta non riguarda solo alcune divergenze su singole richieste, ma la contestazione dell'intera struttura contrattuale definita con l'accordo del 2021. Secondo i sindacati, Federmeccanica e Assistal stanno tentando di smantellare le basi salariali e normative consolidate negli anni. In particolare, la piattaforma alternativa proposta dalle controparti, che respinge l'aumento salariale di 280 euro per il livello C3, non garantirebbe incrementi certi né tutelerebbe i diritti economici dei lavoratori. Nessun progresso, inoltre, sui temi chiave come la riduzione dell’orario di lavoro, il contrasto alla precarietà e il rafforzamento delle tutele sulla salute e sicurezza.
Le sigle sindacali
Per queste ragioni, FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL hanno rilanciato la mobilitazione: il 29 aprile alle ore 9.00, davanti alla sede aziendale di Cosenza, i dipendenti dei gruppi Almaviva e Reactive incroceranno le braccia per chiedere una vera trattativa e un contratto che rimetta al centro i diritti e la dignità dei lavoratori.