Toscano attacca Pd e M5S: “Why Not resta una ferita aperta, noi unici a difendere la giustizia”
Il candidato di Democrazia Sovrana Popolare critica l’alleanza Tridico-Pd

«Il Partito democratico, che oggi finge di difendere l'autonomia della magistratura, nasconde volutamente il suo ruolo nell'indebolimento della giustizia e le pressioni esercitate per fermare operazioni scomode come Why Not». Con queste parole Francesco Toscano, candidato di Democrazia Sovrana Popolare alla presidenza della Regione Calabria, ha riacceso i riflettori su una delle vicende giudiziarie più discusse degli ultimi decenni. Toscano ha ricordato come fu «proprio il Pd a giocare un ruolo decisivo nell’estromissione del pm Luigi de Magistris da quell’inchiesta», che cercava di far luce su rapporti oscuri e poteri trasversali radicati nella regione.
L’attacco all’alleanza Tridico-Pd
Il candidato di Dsp ha puntato il dito contro le scelte politiche dei propri avversari, criticando duramente l’intesa tra Pasquale Tridico e il Movimento 5 Stelle con il Partito democratico. «È imperdonabile che Tridico e i 5 stelle abbiano scelto di allearsi con il Pd – ha sottolineato Toscano –. Hanno sempre sbandierato la lotta ai privilegi e la difesa della giustizia, ma oggi siedono allo stesso tavolo con chi ha contribuito a fermare una delle inchieste più importanti d’Italia contro i poteri occulti». Per Toscano, questa scelta rappresenta «la dimostrazione che i grillini facevano solo propaganda».
La promessa di Dsp ai calabresi
Rivolgendosi agli elettori, Toscano ha invitato a non dimenticare lo scandalo di Why Not, che a suo dire resta un monito sulla necessità di «verità, coerenza e coraggio». «Dsp è l’unica forza – ha concluso – che sbugiarda i teatranti della politica e combatte per restituire dignità e giustizia alla Calabria, senza compromessi e padroni». Un messaggio diretto, che punta a raccogliere il consenso di chi si sente tradito dalle scelte dei partiti tradizionali e chiede una svolta netta nel panorama politico calabrese.