Un ingente patrimonio del valore complessivo di circa un milione di euro è stato sequestrato tra le province di Ancona, Fermo e Macerata dalla Guardia di Finanza, su disposizione del Tribunale di Ancona – Ufficio misure di prevenzione – e su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, guidata dalla procuratrice Monica Garulli.

Il sequestro

A finire sotto sequestro sei unità immobiliari, diversi terreni, una Porsche Cayenne, quote societarie e disponibilità bancarie in Italia e in Polonia. Tutti beni ritenuti riconducibili a un soggetto di origine calabrese, residente da tempo nelle Marche, con un passato giudiziario segnato da numerosi precedenti penali, tra cui reati di stampo mafioso. L’uomo, già condannato in via definitiva a oltre vent’anni di reclusione per associazione a delinquere e traffico di droga, era stato arrestato nel settembre 2024 in Slovenia dopo una lunga latitanza. Secondo gli inquirenti, è stato protagonista anche di un’organizzazione criminale attiva nelle Marche, dedita a estorsioni e atti violenti, riconosciuta in via definitiva come associazione mafiosa ai sensi dell’articolo 416 bis del codice penale.

I beni

I beni sequestrati, formalmente intestati a membri del nucleo familiare ma ritenuti di fatto nella disponibilità del pregiudicato, risultano sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati. Il provvedimento di sequestro è stato adottato in via preventiva, in attesa del confronto davanti al Tribunale che dovrà valutare se sussistano i requisiti per la successiva confisca definitiva. L’operazione, condotta dal Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Ancona, rappresenta un nuovo colpo alla presenza delle mafie nei territori del centro Italia e conferma l’efficacia degli strumenti di prevenzione patrimoniale nella lotta alla criminalità organizzata.