Donald Bruce Mackay
Donald Bruce Mackay

Donald Bruce Mackay, nato nel 1933 a Griffith, nel New South Wales australiano, è oggi ricordato come uno dei simboli della resistenza civile alla criminalità organizzata. Imprenditore nel settore del mobile, fu anche attivo in politica nelle file del Partito Liberale e si impegnò in prima linea contro il crescente fenomeno del traffico di droga che, negli anni '70, aveva trasformato Griffith in una delle capitali australiane della coltivazione di cannabis.

Non fu solo un politico. Mackay era un cittadino determinato, animato da un profondo senso di giustizia e legalità. Fu grazie alle sue denunce che, nel 1975, la polizia scoprì una piantagione di marijuana del valore di oltre 60 milioni di dollari australiani, legata direttamente alla mafia calabrese, in particolare alla cosca dei Sergi di Platì, operante in Australia.

La scomparsa e il delitto

Il 15 luglio 1977, dopo aver lasciato un pub a Griffith, Donald Mackay sparì nel nulla. L’unico indizio lasciato fu il suo furgone, ritrovato con tracce di sangue e bossoli di proiettile. Il suo corpo non fu mai ritrovato, ma le indagini e le successive dichiarazioni di pentiti legarono inequivocabilmente il suo omicidio all’organizzazione mafiosa calabrese radicata nella regione.

L’ordine di eliminare Mackay venne attribuito a Robert Trimbole, un potente boss mafioso italo-australiano, che agì per conto della 'ndrangheta calabrese. Il delitto di Mackay scosse l’opinione pubblica e fece emergere la pericolosa presenza mafiosa in Australia, fino ad allora ignorata o sottovalutata.

Un’eredità di impegno civile

La morte di Mackay cambiò per sempre la percezione del fenomeno mafioso in Australia. Il governo istituì la Royal Commission into Drug Trafficking, che confermò l’infiltrazione della mafia calabrese nel commercio di stupefacenti e nella vita economica e politica locale.

A lui sono oggi dedicati monumenti, scuole e premi per l’impegno civico. Il suo nome continua a vivere come esempio di integrità e di coraggio contro le mafie, anche a migliaia di chilometri dalla Calabria.

La storia di Donald Mackay è un monito e un simbolo: dimostra che anche un singolo uomo, armato solo di verità e determinazione, può sfidare poteri oscuri e scuotere le coscienze di un’intera nazione.