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Cronaca | Calabria News 24
Maria Chindamo, il coraggio negato di un’imprenditrice calabrese
Tra libertà, potere mafioso e un mistero senza fine
Redazione Calabria News 24 / 26.06.2025 06:30 -
Cronaca | Calabria News 24
Da 9 anni scomparsa nel nulla, ricordata Maria Chindamo
In tanti davanti cancello azienda diventato luogo della memoria
Redazione Calabria News 24 / 06.05.2025 14:59 -
Cronaca | Calabria News 24
La tragica storia di Maria Chindamo, uccisa e data in pasto ai maiali
Maria Chindamo, imprenditrice calabrese di 42 anni e madre di tre figli, è scomparsa tragicamente il 6 maggio 2016 dalla sua azienda agricola a...
Francesca Achito / 15.11.2024 17:37 -
Attualità | Calabria News 24
Otto anni dall'uccisione di Maria Chindamo, ricordata a Limbadi
Il fratello Vincenzo, "la popolazione dimostra di ribellarsi a certe logiche"
Redazione Calabria News 24 / 07.05.2024 11:58 -
Cronaca | Calabria News 24
Uccisa e data in pasto ai maiali, oggi al via il processo su Maria Chindamo
Il fratello dell'imprenditrice: Non ho mai smesso di credere nello Stato
Rodolfo Valente / 13.03.2024 17:40 -
"L'imprenditrice Maria Chindamo uccisa e fatta a pezzi": la rivelazione del pentito Cossidente
Sarebbe stata uccisa ed il suo corpo dato in pasto ai maiali o macinato con un trattore Maria Chindamo, l'imprenditrice 44enne scomparsa il 6 maggio...
Redazione Calabria News 24 / 06.01.2021 16:13
#Maria Chindamo
Maria Chindamo era una commercialista e imprenditrice calabrese, madre di tre figli, vedova dopo il suicidio del marito nel 2015. Intraprese con determinazione un’attività agricola a Limbadi (Vibo Valentia), nel terreno ereditato, gestendolo in autonomia – proprio questo l’avrebbe resa bersaglio dell’‘ndrangheta locale, che puntava a quei terreni. La mattina del 6 maggio 2016, uscì presto per recarsi al podere: la sua auto fu ritrovata davanti al cancello, accesa, con tracce di sangue e capelli ma senza di lei. Nei mesi seguenti, indagini passarono da “scomparsa” a “omicidio”: testimoni‑chiave, collaboratori di giustizia, sostennero che Maria fu assassinata da Salvatore Ascone – proprietario di un terreno vicino – su ordine della cosca che voleva impadronirsi delle sue terre, e che il corpo fu ridotto in modo da sparire, “dato in pasto ai maiali” e poi triturato con un trattore cingolato. Il corpo non è mai stato ritrovato – un tipico caso di “lupara bianca” – e nel marzo 2024 è iniziato il processo contro Ascone (e presumibilmente altri complici) con l’accusa di concorso in omicidio. L’omicidio è considerato un femminicidio mafioso, perché Maria ha pagato con la vita il suo desiderio di autonomia, libertà e indipendenza dalle logiche patriarcali della criminalità organizzata. Oggi, i luoghi della sua azienda agricola sono diventati presidio di memoria e legalità: ogni 6 maggio famiglie, associazioni (tra cui Libera, Penelope, CCO) e comunità presentano iniziative culturali, eventi e installazioni – come una scultura commemorativa – in ricordo del suo coraggio e della lotta contro le mafie