Ricorrenza più che mai sentita, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne è ormai una  vera e propria manifestazione volta alla denuncia contro un mondo in cui giorno dopo giorno vengono sempre più perpetrate violenze di genere. A distanza di neanche  72 ore dalla data prestabilita per la celebrazione, Maria Bianchi, donna di 84 anni è stata uccisa a colpi di forbici per mano del figlio. Dunque, va da sé  che oggi, la sfida più grande è rammentare all’intera popolazione che la giornata contro la violenza sulle donne non ricorre solo il 25 novembre. Nella velocità del mondo odierno, la sfida, che dovrebbe divenire un trend – per dirla con il linguaggio giovanile -  è ricordare che la violenza va abolita dalle pratiche quotidiane affinché si riesca a stare relazione senza dominio.

Infatti, il convegno Educhiamo al rispetto Stop  Violence  che ha preso avvio il 25 novembre scorso presso il Salone Polifunzionale in Marano Marchesato in provincia di Cosenza, dove ospiti e protagonisti sono stati i ragazzi di giovane età, proprio al fine di  educarli fin dalla tenera età alla cultura del rispetto,  oltre allo scopo di istruirli all’ascolto, il primo obiettivo è stata quello di  far capire loro che l’ampiezza del fenomeno dovrebbe spingere ogni individuo ad interrogarsi, giorno dopo giorno, su tanti fronti, in primo luogo sulle origini e i presupposti culturali al fine di progettare e realizzare politiche attive di intervento non solo alla sensibilizzazione ma alla prevenzione QUOTIDIANA  e non fine a se stessa inerente ad una singola giornata.

Sulla base di questi presupposti Domenico Massarini autore del libro “Amaro Amore” , ospite al convegno, inizia il suo intervento  definendo l’amore: “L’amore è il sentimento che muove il mondo”  e continua il suo compito di sensibilizzazione attraverso i versi da lui composti asserendo che -“ ho utilizzato come titolo del mio libro un gioco di parole Amaro Amore: due termini molto simili ma differenti nel significato, si può e si deve parlare di amore a tutto tondo, l’amore può portarci a sorridere e a piangere ma mai, per onorare l’amore, bisogna mancare di rispetto a qualsivoglia persona. Ci sarà sempre qualcosa che ci muove verso una rinascita.” – Così, inizia ad interpretare i versi della sua poesia:

“Ricomponi i pezzi prima

Di andare a dormire.

Ricomponi i pezzi

Prima di sparire.

Non puoi eclissarti

Non devi mollare.

Hai fame di riscossa

E vogli di apparire.

Morirai? Rinascerai.

Cadrai? Ti rialzerai.

Solo volendo si arriva lontano

Si parte, si vola anche senza quella mano.”

E poi commenta: “Nessuno deve sentirsi in colpa se lascia e va via, tutti devono sentirsi libere e devono trovare il coraggio di vivere la propria vita. L’amore malato non è amore, la violenza non è amore, bisogna trovare il coraggio di andare via e dire di no anche se per un po' il nostro cielo non ride più, anche se per un po', fa male.”

Dall’amore può e deve nascere sempre qualcosa di meraviglioso, la violenza è un fatto culturale e politico: non affrontarlo come tale vuol dire impedire il cambiamento. Bisogna sensibilizzare i giovani e rieducare  gli adulti alla cultura del rispetto, alla cultura dell’amore. Stop violence tutti i giorni, non solo il 25 novembre.