Entrare nei territori, confrontarsi; ascoltare il grido d’aiuto di tutti quegli imprenditori che hanno trovato un appiglio nella rete del racket e dell’usura: è questo l’obiettivo de “La Carovana Antiracket e Antiusura”, iniziativa integrata nel progetto Economie di Libertà. Saranno dieci le tappe, che si susseguiranno tra Basilicata e Calabria, e coinvolgeranno tutti coloro i quali hanno bisogno di un sostegno al fine di svincolarsi dalla morsa dell’usura e dell’estorsione.

Un fenomeno sicuramente poco discusso, ma che necessita di una particolare attenzione, considerando il forte periodo di crisi che imprenditori e aziende hanno dovuto affrontare durante la pandemia.

Il messaggio di Economie di Libertà è forte e chiaro, radicare la legalità nella cultura popolare, educare alla denuncia, liberare il meridione dal cancro della criminalità, indirizzare la comunità ad un’evoluzione che sbatte le porte in faccia a ciò che, da sempre, non ha permesso al territorio di andare avanti.

Si inizierà  lunedì 27 Settembre, da Potenza per ramificare, poi, nei cinque presidi individuati, tre in Calabria, a Cetraro (CS), Cassano lo ionio (CS) e Limbadi (VV), e due in Basilicata, a Potenza e a Montescaglioso (MT).

Grazie alla promozione della Fondazione “Interesse uomo” Onlus e al finanziamento del Programma Operativo Legalità, oggi Economia della Libertà ha potuto allargare il proprio raggio ad altre destinazioni che hanno evidente bisogno di supporto; continuando un percorso che si protrae dal 2019. Un raggio di luce nella fitta foschia dell’illecito: questo progetto è un tentativo di ricollocamento e riorganizzazione nel circuito legale dell’economia, nella speranza di abbattere la mentalità omertosa e conservatrice che, da sempre, ha incentivato l’intrusione della criminalità nel nostro Paese.