Agrocepi Calabria, associazione di rappresentanza del settore agricolo, ha annunciato di aver  varato il progetto "Distretto del Cibo Mediterraneus".

 

Il comunicato di Agrocepi


"Si è riunito il comitato promotore del costituendo Distretto del cibo "Mediterranus" aggettivo latino che sta per la locuzione italiana “in mezzo alla terra” - si legge nella nota - L’obiettivo del distretto del cibo Mediterraneus, attraverso una forte riaffermazione del valore della dieta meditarranea e della coesione sociale che si può creare attorno questo tema, sarà quello di favorire la sicurezza alimentare, agevolare concretamente le riduzioni ai minimi dell’impatto inquinante dell’ambiente sulla produzione del cibo e determinare la creazione di nuovi posti di lavoro.
Una delle fondamentali caratteristiche del progetto sarà quello della genuinità del cibo. Grazie ad una accurata scelta, da parte del comitato promotore, formato dai partner e da esperti del settore, da aziende, singole e associate, organizzazioni dei produttori che realizzano produzioni certificate e di qualità che se correlate ad un insieme di tradizione e cultura si estrinsecano in quei sapori e saperi che costituiscono principi cardini dell’identità calabrese.
Un’identità esportata in tutto il mondo perché in tutto il mondo, grazie al dono ed alla fatica di chi lavora la terra e sta dunque “in mezzo alla terra”, la dieta mediterranea è conosciuta e amata, ed a volte purtroppo strumentalizzata per soli fini economici.
L’approccio individuato è quello della progettazione partecipata che prevede , attraverso un' intensa fase di animazione territoriale, un forte coinvolgimento degli attori locali pubblici e privati, delle diverse filiere del settore agroalimentare, del mondo dalla ricerca e sviluppo passando per le associazioni di promozione turistica e territoriale che animano e conservano i nostri centri storici.
Mai come in questo periodo storico è tempo di fare delle scelte drastiche su salute ed ambiente. Per queste motivazioni, cibo e sanità si collocano al centro del dibattito politico e istituzionale a livello globale, coinvolgendo gli stessi temi, nell’enciclica “Laudato si” di Papa Francesco.
Dunque, il comitato promotore ritiene questo progetto in forza delle tradizioni e delle possibilità di innovare il settore di forte impulso per la crescita del territorio e per la salvaguardia della salute e dell’ambiente, che incidono decisamente sul tessuto economico sociale delle nostre comunità".