Riceviamo e pubblichiamo dichiarazione Avv. LENIN MONTESANTO

tra i firmatari della ulteriore richiesta di bonifica urgente sottoscritta dai cittadini di Via Cerasaro protocollata stamani (mercoledì 24) al Comune di CORIGLIANO-ROSSANO.

CORIGLIANO-ROSSANO (Cs) – mercoledì 24 agosto 2022 – È allucinante la quantità di falsità e di disinformazione con le quali, a distanza di tre anni dalle prime denunce in tutte le sedi, l'Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano interviene su una vicenda, gravissima e drammatica da più punti di vista, continuando a non spiegare e smentire le proprie dirette responsabilità ed omissioni, che restano documentate ed innegabili.

 

E lo fa oggi addirittura per accreditarsi come titolare di un intervento, quello che ha consentito nella giornata di lunedì 22 agosto di sottrarre due cani ad un lager-discarica, promosso ed organizzato esclusivamente da un'associazione nazionale di volontari (Stop Animal Crimes), sulla base della sola denuncia-querela per omissione d'atti d'ufficio sporta dal sottoscritto il 26 novembre del 2020 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari (preceduta da altra denuncia del 24 agosto dello stesso anno).

 

Non vi è stato, quindi, come inventa oggi l'Amministrazione Comunale, un intervento alla presenza di quei volontari, ma un intervento diretto di quei volontari, assistiti con grande disponibilità da Polizia Locale, Asp e Servizi Sociali, così come documentato da atti, foto e filmati. Non ci sono altre verità in merito a quanto accaduto né speculazioni, nonostante il penoso tentativo di confondere ex post il necessario coordinamento degli uffici comunali interessati da quell'associazione con una inesistente previsione di quell'intervento da parte del comune, di cui non vi è traccia alcuna.

 

Prelevati i due cani, in ogni caso, la situazione ad oggi mercoledì 24 agosto resta identica a quella che si denuncia da 3 anni.

 

NESSUNA BONIFICA DEL SITO È STATA PREVISTA ED ESEGUITA.

 

Il soggetto in questione, della cui dignità umana si dichiara di preoccuparsi con scrupolosa attenzione, resta però ancora nella casa-discarica, con gravissimo pericolo di vita per se stesso (alla luce delle ignorate relazioni e proposte dei servizi sociali) e per un intero quartiere, sia per oggettive ragioni di salute pubblica, sia per la presenza in quel sito di materiale altamente incendiabile e di una bombola di gas in evidente stato di totale insicurezza per tutti, circostanza emersa da foto e filmati e per la quale nella giornata di ieri (martedì 23 agosto) ho sporto ulteriore denuncia al Commissariato della Polizia di Stato.

 

 

 

INTERO QUARTIERE A RISCHIO. NUOVA DENUNCIA PER BOMBOLA GAS 

 

Ma ancora più penose sono le ricostruzioni che dall'Amministrazione Comunale sono state diffuse in merito alla vicenda complessiva, sulla quale la latitanza dell'istituzione pubblica locale, documentatamente ferma dal giugno del 2019, ha letteralmente aggravato sia l'emergenza igienico-sanitaria progressivamente incrementatasi; sia il disagio sociale ed umano dei diversi soggetti coinvolti, al quale ultimo aspetto, dopo 3 anni di inerzia rispetto alle tante denunce, ci si vorrebbe oggi aggrappare rivestendo i panni di improbabili tutori di una dignità umana che invece, alla luce dello stato di degrado lasciato ingigantire fino ad oggi nella più totale indifferenza, è stata semmai calpestata ed alla luce del sole.

 

EMERGENZA IGIENICO-SANITARIA NASCE IL 24.6.2019

 

Non è vero, così come è stato sostenuto, che l'emergenza igienico-sanitaria di Via Cerasaro fosse precedente e nota anche alle passate amministrazioni (il che comunque non esonererebbe dal risolvere quanto eventualmente ereditato da altri). Questa emergenza nasce col gravissimo incendio del 24 giugno 2019, molto probabilmente doloso e partito dalla pericolosissima discarica abusiva messa impunemente in piedi dagli stessi soggetti di cui si tratta in queste ore, sul quale intervenivano tutte le forze dell'ordine e le autorità, incluso l'attuale Sindaco (allegate foto).

 

NONOSTANTE RELAZIONI E DOCUMENTI, COMUNE FERMO DAL 2019

COMUNE DENUNCIATO IN PROCURA PER OMISSIONE D'ATTI D'UFFICIO

 

Non è vero che siano mancate o che addirittura manchino ad oggi, così come hanno dichiarato in modo allucinante oggi gli amministratori, relazioni dell'ASP o di altri soggetti competenti perché gli uffici comunali potessero intervenire, doverosamente e legittimamente. Tutto falso e documentato, nell'alveo delle norme richiamate e senza alcuna confusione, nella stessa denuncia-querela per omissione d'atti d'ufficio, di ben 35 pagine del 26 novembre scorso sulla quale aspettiamo da quasi 2 anni che la Procura ci dia risposte.

 

2019 – POLIZIA LOCALE AL SINDACO: URGENTE NECESSITÀ INTERVENIRE 

 

La Polizia Locale, previo sopralluogo/ispezione effettuata il 12.10.2019 in presenza del sottoscritto, comunicava ai dirigenti urbanistica e ambiente, ai responsabili Protezione Civile ed a quello Servizi Sociali ed ancora una volta al Sindaco che "dalle risultanze del rapporto redatto dal personale risultano presenti gravi problematiche di varia natura (ambientale, degrado sociale di nuclei familiari, immobile con probabile rischio strutturale etc) e che ad oggi nessun intervento di ripristino strutturale è stato posto in essere".

 

La stessa Polizia Locale nel suo report ampiamente documentato da fotografie, sollecitato dalla denuncia del sottoscritto, prendendo atto della non competenza dell'Asp, aggiungeva che "si pone l'urgente necessità di mettere in atto specifica ispezione congiunta dei servizi in indirizzo finalizzata alla risoluzione delle problematiche esistenti".

 

 

 

2020 – ASP SOLLECITA INTERVENTI URGENTI AL SINDACO. MA NULLA.

 

A seguito di richiesta di accesso agli atti del 7.8.2020, formulata dal sottoscritto all'ufficio Igiene Pubblica di Rossano, il dottor Martino Rizzo, allora Dirigente dell'Ufficio Prevenzione Area lonica, mi comunicava, con nota dello stesso 7.8.2020 che ai fini della risoluzione del problema erano stati "sollecitati al Sindaco interventi risolutivi".

 

2020 – ASP AL COMUNE: INTERVENIRE SU GRAVE SITUAZIONE DEGRADO  

 

Il Servizio Igiene Pubblica, Settore Ispettivo dell'Asp di Cosenza, con propria nota del 15.7.2020, ribadiva che "è urgente ed indispensabile l'immediata messa in sicurezza e bonifica della stessa abitazione al civico 16, al fine di evitare che la situazione igienico-sanitaria aggravi con possibili ripercussioni sulla salute e pericolo degli abitanti della zona".

 

Con propria comunicazione il Servizio Sanitario Regionale Dipartimento Tutela della salute e Politiche Sanitarie (Protocollo n. 66767 del 17.7.2020) indirizzata all'attuale Sindaco del Comune di Corigliano Rossano, nel far notare che lo stesso Primo Cittadino era stato già invitato ad attivare i competenti uffici per gli adempimenti necessari ad eliminare la situazione di degrado in via Cerasaro e constatando che nulla era mutato e persisteva pertanto, una situazione di degrado, con esalazioni maleodoranti e presenza di rifiuti di vario genere, aggravata dal tempo trascorso, precisava che "a tutela dell'igiene pubblica, occorre procedere alla completa pulizia e bonifica dell'immobile in questione, precisando che sarebbe opportuna una valutazione complessiva di tutti gli aspetti della questione, compresi quelli sociali e di tutela della incolumità pubblica da parte dei competenti Uffici Comunali".

 

 

3 ANNI DI SILENZIO. NEPPURE UN'ORDINANZA DI RIPRISTINO LUOGHI

3 RELAZIONI SERVIZI SOCIALI CON PROPOSTE URGENTI MAI ATTUATE  

 

Nonostante denunce, relazioni, sopralluoghi e solleciti formali indirizzati all'ente da tutti gli altri soggetti coinvolti, non è stata capace neppure di emettere e far eseguire neppure una semplicissima ordinanza di ripristino dei luoghi che non dipendeva e non dipende da alcuna valutazione o monitoraggio di competenza dei servizi sociali.

 

LA QUESTIONE DELL'EMERGENZA IGIENICO-SANITARIA È UNA COSA.

LA QUESTIONE SOCIALE DEI SOGGETTI COINVOLTI È UN'ALTRA.

 

Anche quest'ultima confusione di circostanze e competenze, di cui continua a rendersi responsabile l'Amministrazione Comunale, che di fatto non interviene né sull'una né sull'altra emergenza, la dice lunga sulla incapacità di affrontare tutta e per intero la problematica di Via Cerasaro.

 

Nel merito, specifico, dei servizi sociali e del presunto monitoraggio che l'Amministrazione Comunale starebbe ponendo in essere da tre anni (UN MONITORAGGIO DI TRE ANNI!), ci risulta da dichiarazioni e documenti che gli stessi servizi sociali comunali abbiano consegnato, in tre diversi momenti, al sindaco ed ai responsabili ben tre relazioni nelle quali propongono e ripropongono con urgenza la nomina di amministratori di sostegno per il soggetto in questione e l'altrettanta bonifica dei luoghi, richieste e proposte che l'Amministrazione Comunale non ha ad oggi preso in considerazione o comunque non realizzate.  - (Fonte:  – Montesanto Sas – Comunicazione & Lobbying)