Il 71,8% dei fumatori conosce le sigarette elettroniche e il 54% i prodotti a tabacco riscaldato.

I livelli di conoscenza di prodotti senza combustione sono maggiori nella fascia di età tra 18 e 34 anni e tra chi possiede livelli di istruzione più elevati. Tra le fonti di informazione prevale nettamente il ruolo del passaparola tra gli utilizzatori: quasi la metà (il 49,0%) di chi conosce questi prodotti è stato informato da amici e conoscenti che li usano.

Internet è una fonte di informazione per il 23,1%, mentre il 16% è stato informato dal rivenditore.

È quanto emerge dai risultati di una indagine condotta dal Censis, con il contributo di Philip Morris Italia, su un campione di circa 1.300 fumatori italiani dai 18 anni in su, allo scopo di analizzare i livelli di conoscenza e le valutazioni dei fumatori sui prodotti senza combustione, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato.

Dall'indagine emerge che i prodotti smoke free sono percepiti come meno dannosi per la salute (55,1%), anche perché gli intervistati rilevano minori problemi fisici, come tosse e mancanza di fiato (58,2%), ed estetici, con minori effetti su unghie e pelle (69,3%).

Il tema dell'iniziazione viene segnalato come un potenziale rischio da circa la metà degli intervistati (49,2%), ma il 30,3% è convinto che aiutino a smettere di fumare, convinzione che è più diffusa dagli utilizzatori (il 44,9% tra gli utilizzatori di e-cig e il 35,2% tra chi fuma Htb), meno tra i fumatori tradizionali (18,1%).

La metà dei fumatori afferma di aver cambiato le proprie preferenze riguardo al fumo. Il cambiamento maggiormente segnalato è la riduzione del consumo di sigarette tradizionali grazie all'utilizzo di prodotti senza combustione (45,1%), mentre è molto più raro l'inverso (6,9%).

Circa un fumatore su cinque è passato a prodotti senza combustione e ha smesso del tutto di fumare. Tra le motivazioni del cambio delle abitudini a favore dei prodotti senza combustione prevale quella legata alla percezione che siano potenzialmente meno dannosi per la salute: lo pensano sia gli attuali consumatori di prodotti tradizionali che hanno utilizzato i prodotti senza combustione (38,3%), sia coloro che attualmente li utilizzano in modo esclusivo (46,8%).