L'esposizione all'inquinamento dell'atmosfera, incluso quello provocato dagli incendi, ha effetti negativi sui più piccoli, esponendoli a un aumento dei livelli di infiammazione sistemica, con conseguenze sul cuore.

A confermare i rischi è un nuovo studio dell'Università della California, Davis, pubblicato sulla rivista New Directions for Child and Adolescent Research. I ricercatori hanno esaminato campioni di sangue di oltre 100 bambini sani di età compresa tra 9 e 11 anni nell'area di Sacramento, in California. I ricercatori hanno esaminato, vicino alle loro case, i dati giornalieri e mensili sul particolato fine (PM2.5 che può penetrare nei polmoni e passare nel flusso sanguigno).

Mettendoli a confronto, hanno scoperto che i bambini esposti a un maggiore inquinamento atmosferico avevano campioni di sangue con livelli elevati di marcatori dell'infiammazione, come l'interleuchina 6, e anche a una minore regolazione del sistema nervoso autonomo nei bambini, che influisce sulla velocità del battito cardiaco e sulla forza con cui il cuore pompa, valutata utilizzando un elettrocardiogramma.

In totale, 27 dei bambini studiati avevano marcatori di infiammazione nel sangue elevati quando nei loro quartieri si registravano livelli significativi di PM2,5 nell'aria, come durante incendi nelle vicinanze.

Questi risultati sono importanti, concludono gli autori, "perché l'esposizione agli inquinanti rilasciati durante gli incendi è stata correlata a numerosi esiti negativi per la salute nei bambini, che hanno corpi e organi più piccoli rispetto agli adulti, tra cui asma e ridotta funzionalità polmonare, nonché disturbo da deficit di attenzione e iperattività, autismo".