Il perdurare della emergenza sanitaria ha portato i cittadini italiani a rinunciare a molte prestazioni sanitarie di cui avevano bisogno: sono l'11% coloro che hanno desistito per problemi economici o per difficoltà di accesso al servizio e per gli effetti della pandemia (erano il 9,6% nel 2020 e il 6,3% nel 2019).

Lo rivela l'Istat nel suo Rapporto sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell'Agenda 2030 dell'Onu.

Tra le prestazioni sanitarie andate perse nel 2020 ci sono le vaccinazioni pediatriche. Nel 2020, per i bambini nati nel 2018, la copertura vaccinale a 24 mesi per la poliomielite, il morbillo e la rosolia raggiunge rispettivamente il 94%, il 92,7% e il 92,2% (-1, -1,8 e -2 punti percentuali sul 2019), sotto il target del 95% raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.