Non si arresta il lavoro di monitoraggio della sanità in Calabria per Ferdinando Laghi,consigliere regionale e capogruppo in Consiglio di "De Magistris presidente".


Dopo i sopralluoghi a Lungro e Mormanno, solo gli ultimi della lunga lista di strutture sanitarie visitate, è stata la volta della Casa della salute di San Marco Argentano, uno dei territori più estesi ed importanti della provincia di Cosenza.


Punto di riferimento della Valle dell'Esaro, San Marco non ha più da diversi anni il suo ospedale: privato progressivamente di diversi reparti, infatti, è stato declassato a Casa della salute, senza però ottenere neanche i servizi e le attività che caratterizzano queste strutture sanitarie.


Ad accogliere il consigliere Laghi è stato Michele Pinnola, dirigente medico della struttura ed il sindaco di San Marco Argentano, Virginia Mariotti, con i quali il consigliere regionale ha effettuato il consueto tour della struttura, incontrando operatori sanitari e cittadini.


"E' necessaria – ha dichiarato Laghi – una riorganizzazione complessiva di questa struttura dove ho riscontrato carenze già riscontrate altrove, ed anche più gravi.


Qui i Dirigenti medici sono costretti a svolgere anche funzioni amministrative, togliendo tempo alla propria specifica attività, e questo, come al solito, per la grave carenza di personale, che interessa figure sanitarie e amministrative.


La penuria di medici interessa anche il 118, che si trova nella stessa struttura, motivo per il quale le ambulanze sono spesso demedicalizzate, mentre, dal canto loro, i presidi di guardia medica vengono progressivamente accorpate".


Si tratta quindi, per l'onorevole Laghi, di una grave "desertificazione" dei luoghi della sanità pubblica calabrese, per la quale l'unica risposta non può che essere assumere personale sanitario ed amministrativo con cui ripartire.


Purtroppo la macchina amministrativa dell'Azienda Sanitarie Provinciale di Cosenza, non è in grado, da anni, di dare risposte convincenti ed efficaci.


"A San Marco Argentano – ha aggiunto il capogruppo del polo civico – c'è anche un ulteriore aspetto assai grave, rappresentato dalle pessime condizioni strutturali del plesso.


Lo stanziamento, già da diversi anni, di oltre otto milioni di euro non è stato utilizzato e dunque non ha prodotto nulla di tangibile.


E' dunque necessario ripartire al più presto e in maniera determinata ed efficace, sulla edilizia sanitaria, ma, parallelamente, reclutare gli Operatori che la facciano funzionare.


Per ottenere ciò – ha concluso Laghi -è necessario che Istituzioni locali, Associazioni e semplici cittadini dell'intero territorio, si coalizzino in difesa del diritto alla salute della popolazione della valle dell'Esaro".