Nello, il quarantenne salvato dai due angeli a Tropea, stava raggiungendo il ristorante  a piedi quando ha avvertito un forte dolore al petto e si è accasciato al suolo. Fortuna ha voluto che i due angeli, Clelia e Mattia, la coppia di infermieri del Trentino, passava di lì.

Il cuore di Nello si era fermato, i due non ci hanno pensato due volte e hanno iniziato a praticare il massaggio cardiaco sotto lo sguardo sconcertato dei passanti e della figlia di Nello, Antonella che nel mentre chiamava i soccorsi.

Nonostante la chiamata tempestiva ai soccorsi, l'ambulanza, partita da Vibo, è arrivata quando ormai il cuore di Nello aveva già ripreso a battere, grazie a Clelia e Mattia che lo hanno massaggiato per ben 40 minuti durante i quali gli agenti della polizia municipale si sono messi alla ricerca di un defibrillatore, trovato poi in un lido della marina.

Clelia ha immediatamente collegato l'apparecchio al torace di Nello e lo ha azionato. Il cuore finalmente ha ripreso a battere ma senza il massaggio cardiaco effettuato per ben 40 minuti non ci sarebbe stata speranza alcuna per il noto ristoratore, che al momento si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva nell'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

A raccontare la tragica vicenda, in un'intervista rilasciata alla testata 'LaC News24', è Antonella, la figlia di Nello che non smette ancora di ringraziare Clelia e Mattia: "Se non ci fossero stati quei due turisti mio padre non sarebbe qui. Mattia e Clelia, due ragazzi bravissimi, di buon cuore, professionali e per mia fortuna testardi da morire, perché hanno rianimato mio padre senza sosta fino all'arrivo dei soccorsi".