Il presunto boss della 'ndrangheta Leone Soriano, 56 anni, di Filandari, è stato assolto dal Tribunale di Vibo Valentia dall'accusa di minaccia e calunnia, aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un ufficiale dei carabinieri, il tenente colonnello Valerio Palmieri.

Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna di Soriano a tre anni e due mesi di reclusione. I fatti risalgono al 2019, quando Palmieri era in servizio, col grado di maggiore, nel Comando provinciale di Vibo Valentia dell'Arma.

Le minacce ai danni dell'ufficiale erano contenute in alcune lettere e cartoline inviate da Soriano al Comando provinciale dei carabinieri in cui il presunto boss accusava il tenente colonnello Palmieri di avere adottato metodi troppo repressivi nei confronti suoi e di alcuni suoi familiari in occasione di una perquisizione.

L'accusa a carico di Soriano era stata contestata dal difensore del presunto boss, l'avvocato Diego Brancia, secondo il quale il comportamento dello stesso Soriano non implicava gli estremi della minaccia o della calunnia, ma soltanto quelli di una semplice contestazione contro le modalità con cui fu effettuata la perquisizione.