Un modello matematico per evitare il sovraccarico del sistema sanitario in caso pandemie: a svilupparlo è un gruppo di ricerca tutto italiano coordinato da Sabina Nuti, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con l’Università di Pisa e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

Il modello pubblicato su Journal of Biomedical and Health Informatics è già stato testato dalla Protezione Civile in Toscana e Puglia.

Analizzando parametri oggettivi, come il numero dei ricoveri ordinari in ospedale e il numero dei ricoveri in terapia intensiva, il modello matematico sviluppato fornisce indicazioni per stimare l’andamento di una pandemia e la conseguente pressione sul sistema sanitario.

“Prevedendo la progressione dei ricoveri – ha detto Nuti – saremo in grado di suggerire azioni specifiche per contenere l’effetto di una pandemia sul sistema sanitario e, più in generale, di altre infezioni virali che potrebbero svilupparsi nei prossimi anni”.

Utilizzando quei dati, l’algoritmo produce un parametro unico ed oggettivo da cui è possibile facilmente identificare un valore soglia oltre al quale il sistema sanitario rischia di andare in sofferenza e dare così indicazioni utili ai decisori: “Il modello predittivo – ha aggiunto Angelo Damone, dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna – fornisce un’estrapolazione dell'occupazione dei posti letto per aiutare le autorità locali a rimuovere o destinare risorse straordinarie negli ospedali”.

Per testarlo, il modello è stato utilizzato con successo nei mesi scorsi dal Comando Operativo di Vertice Interforze per supportare la definizione delle priorità e delle richieste di intervento provenienti dalle province in cui i ricoveri per Covid-19 erano in aumento.