Ammonta a oltre un miliardo il debito accumulato dagli enti del servizio sanitario calabrese: è questo il dato comunicato nel corso di una conferenza stampa disposta dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto convocata per illustrare le risultanze del processo di circolarizzazione dei crediti vantati dai fornitori nei confronti delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi.

Nello specifico i crediti maturati prima del termine dell'anno 2020 ammonterebbero a 862.709.609 euro, le richieste di crediti riferiti anni 2021 e 2022 a 363.834.468 euro. Una somma che, però, - spiega Occhiuto - sarebbe poco superiore alla media delle altre regioni.

 

«Il debito - ha detto Occhiuto - sarà presumibilmente molto più basso perché ci sono crediti comunicati due volte perché ceduti a società di factoring o extra budget richiesti dalle cliniche accreditate. Adesso partiranno le attività di verifica con la Guardia di Finanza per capire se si tratta di crediti effettivi».

 

Tra le righe del discorso del Presidente, si evince che "il dato politico è che era possibile accertare il debito e noi lo abbiamo fatto in pochi mesi. Inoltre verificando sul sito del Ministero della Salute e del Mef, il debito calabrese è di poco superiore alla media nazionale delle altre regioni che ammonta al 19% sul fondo sanitario assegnato.

 

Per la Calabria ammonta al 22% ma si tratta solo di pretese creditorie ancora da accertare».