Sono stati assolti i tre professori accusati di omessa vigilanza degli studenti durante una gita scolastica avvenuta nel 2014, a seguito di un lunghissimo dibattito presieduto dal giudice di Pace di Acri, Rosaria Alba Galasso. Sicuramente una vicenda articolata, a cui si è riuscito a far fronte solo dopo quasi sette anni.

Il motivo scatenante fu un’aggressione avvenuta durante un viaggio di istruzione a Roma, da parte di tre studenti della scuola media di Acri, nei confronti di uno dei compagni: il gruppo provocò lesioni alla vittima e, secondo l’accusa, non ci sarebbe stato alcun intervento da parte degli insegnanti. Secondo le tesi di accusa, la mancata sorveglianza dei minori avrebbe concorso nella lesione aprendo così il processo ai tre professori.

Gli imputati sono stati difesi dall’avvocato Francesco Chiaia che ha esposto una lista di 40 testi in cui venivano menzionati nomi di dirigenti scolastici, colleghi dei professori, genitori ed ex-alunni che avevano conosciuto direttamente gli imputati e avevano avuto modo di partecipare a gite scolastiche negli anni precedenti. Durante il processo è emerso che non c’era certezza che le lesioni fossero state effettivamente afflitte alla vittima durante il viaggio in pullman, considerando che, a detta degli altri studenti, tutti e tre i professori avevano mantenuto un comportamento vigile per tutta la gita scolastica.
A seguito del dibattimento, in cui il pubblico ministero chiedeva la condanna di tutti e tre i docenti, la difesa ha invece evidenziato quanto le testimonianze non confermavano la veridicità dei fatti avvenuti fino a giungere all’assoluzione dei tre insegnanti.