Con 200 milioni di euro nel fondo di solidarietà nazionale arrivano le prime risorse per aiutare le aziende agricole contro gli effetti della siccità in Italia mentre per il caro carburanti è importante l'estensione del credito d'imposta sull'acquisto di gasolio per i trattori e degli altri macchinari necessari al lavoro in campi e stalle e alle barche per la pesca per garantire le produzione agroalimentare in un momento difficile per l'agricoltura stretta fra i danni dei cambiamenti climatici e gli effetti della guerra in Ucraina su materie prime ed energia.

E' quanto comunica la Coldiretti in riferimento alle decisioni adottate nell'ultimo consiglio dei Ministri con l'approvazione delle misure del Decreto Legge Aiuti Bis che rappresenta un altro importante intervento del Governo Draghi per il sostegno a imprese e famiglie.

"Queste misure destinate al sostegno delle imprese agricole - annota Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria –erano state richieste da Coldiretti, nel corso dell'ultima Assemblea nazionale il 28 luglio scorso e che sono state accolte dal Governo.

In particolare – spiega - è di grande rilievo la previsione di un ulteriore credito di imposta per il terzo trimestre 2022 per gli acquisti di carburante effettuati dalle imprese agricole e della pesca. Il credito – aggiunge - era stato già riconosciuto alle imprese agricole per il primo trimestre 2022 e a quelle della pesca per il primo e secondo trimestre 2022".

Altrettanto importante – sottolinea Coldiretti - è l'aumento pari a 200 milioni di euro del Fondo di solidarietà nazionale per indennizzare le imprese agricole che hanno subito danni dalla siccità eccezionale verificatasi a partire dal mese di marzo 2022 e che non beneficiavano, al verificarsi dell'evento dannoso, della relativa copertura assicurativa.

A causa della siccità le campagne – illustra Coldiretti - sono allo stremo con cali produttivi del 45% per il mais e i foraggi che servono all'alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 30% per il frumento duro per la pasta di oltre 1/5 delle produzioni di frumento tenero, meno 15% frutta ustionata da temperature di 40 gradi

Preoccupa anche la vendemmia, che sarà sicuramente anticipata, con una prospettiva di un calo medio del 10% delle uve mentre – continua la Coldiretti - è allarme negli uliveti con il caldo che rischia di far crollare le rese produttive. In montagna – conclude Coldiretti – i pascoli sono sempre più ingialliti e secchi.