Picchiato brutalmente perchè gay, è quanto accaduto nel cosentino dove un 16enne è stato aggredito e pestato dallo zio paterno e da altri tre uomini con motivazioni prettamente omofobe. La vicenda è stata resa nota da Silvio Cilento, presidente di Arci Cosenza, che racconta la crudeltà dei fatti e di come, a seguito della violenza, lo zio avrebbe riaccompagnato il ragazzo riferendogli "ora muori a casa".

Da quanto si apprende, a scaturire la reazione dello zio è stata la scelta del ragazzo di uscire di casa con una bandiera arcobaleno legata allo zaino. Lo zio avrebbe aspettato il ragazzo in un parcheggio, si sarebbe avvicinato e gli avrebbe sferrato un primo schiaffo, che si è tramutato poi in un pugno ed ad una serie di calci.

Successivamente lo zio avrebbe chiamato altri tre uomini per contribuire all'aggressione del 16enne. ". Il ragazzo ha riportato 4 costole rotte, il setto nasale deviato e varie lesioni. L'episodio è stato denunciato alle forze dell'ordine e, attualmente, il giovane non risulta essere in gravi condizioni fisiche, ciò nonostante, non si ha ancora prontezza dei danni psicologici che questa vicenda ha potuto gravare sul minore.