E’ una crisi che affonda le radici fino in Asia quella che riguarda il mercato automobilistico nazionale che a seguito della pandemia da Covid-19, vede rallentare la produzione e la consegna delle auto.

Più precisamente, concessionari e rivenditori si dicono in piena emergenza poiché a mancare sarebbe un chip necessario per la composizione e l’assemblaggio delle auto e che, in assenza di questo elemento per il quale occorrerebbe quasi un anno, vede i tempi dilatarsi a dismisura. In questo contesto, neppure il mercato dell’usato trova spazio per via della mancata disponibilità a monte del nuovo, cosicché anche l’ecobonus dell’usato stesso non trova riscontro senza il prodotto.

Per evitare il tracollo, che si prevede già per la fine dell’anno visti i numeri in calo registrati durante il 2021, il responsabile del settore Automotive CNA Cosenza, Roberto Tosti, propone un tavolo di confronto con il Governo per poter affrontare un tema che sembra essere fin troppo silenzioso ma che preannuncia una profonda crisi in grado di portare i piccoli e grandi concessionari a soluzioni drastiche.

In questo complesso quadro, potrebbe essere valutabile mettere a disposizione supporti a sostegno delle case madre, dei concessionari e dei rivenditori, intervenendo subito per evitare che si provveda a licenziamenti o alla cassa integrazione. Ma CNA, l’associazione di categoria delle micro, piccole e medie imprese, suggerisce anche una ridistribuzione di fondi già presenti per tamponare le perdite più gravi delle concessionarie e sostenere anche i rivenditori del nuovo.

Un momento di stallo, questo, per i lavoratori del settore che non possono permettersi e che soprattutto non sono in grado di sostenere, a seguito degli effetti provocati dall’emergenza sanitaria legata al Covid ma anche perché il comparto in questione non ha mai subito una crisi di questa portata.

A breve CNA Cosenza attraverso la presidenza e tutti i comparti dell'associazione di categoria, intende mettere a confronto i concessionari e rivenditori della provincia per affrontare la problematica dell’emergenza sulle consegne auto.

L’appello al Governo e all’UE, quindi, è quello di intervenire nel più breve tempo possibile per impedire che avvenga l’irreparabile e che la situazione economica degeneri.