"Il conflitto in atto" ha innescato "una crisi umanitaria di dimensione straordinaria, sono a rischio le forniture di grano nei paesi più poveri" e nei porti ucraini sono bloccati "milioni di tonnellate del raccolto precedente".

Così il premier Mario Draghi al Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Ue.


Bisogna "liberare le scorte che sono in magazzino per sbloccare le forniture e fare spazio al nuovo raccolto che arriverà a settembre".