Giornata Nazionale Fiocchetto lilla contro i disturbi alimentari

Oggi, 15 marzo Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla: una ricorrenza che da 11 anni chiede una riflessione sulla problematica dei disturbi alimentari.  Il Fiocchetto Lilla è il Simbolo della lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), ed è il simbolo di una lotta per il diritto alla cura contro un'epidemia che sta prendendo dimensioni sempre più preoccupanti, alla quale non vengono ancora destinati fondi sufficienti e specifici.

Patologie come anoressia e bulimia durante l'emergenza sanitaria sono aumentate del 30%.

Sono almeno 3,mln le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, la maggior parte adolescenti. Durante il lockdown sono aumentati i casi di esordi della malattia e si sono aggravati quelli preesistenti. I Disturbi del comportamento alimentare hanno origini traumatiche e la situazione legata alla pandemia è certamente un trauma per questi ragazzini che si sono trovati soli senza amici in una situazione di angoscia e magari di tensioni familiari dovute proprio al periodo.

Rispetto alle più frequenti diagnosi l'anoressia nervosa è rappresentata nel 36,2% dei casi, la bulimia nervosa nel 17,9% e il disturbo di binge eating, detto anche disturbo da alimentazione incontrollata, nel 12,4%.

Le più colpite dal DCA sono le donne, infatti quasi il 96% dei casi colpiscono la popolazione femminile. Ad oggi però si osserva che, le maggiori richieste di cura arrivano da pazienti giovani maschi tra i 12 e i 17 anni.

Molte persone affette da tali disturbi non ricevono una diagnosi e un trattamento appropriato per tale motivo è importante portare avanti campagne di sensibilizzazione e di informazioni in merito. In Italia muoiono 3.000 persone l’anno per i DCA non è più tollerabile pensare ad ambulatori o strutture pubbliche che si reggono sulla passione dei medici tirocinanti oppure che accolgono i pazienti solo alcuni giorni a settimana. Se si vuole strappare di dosso ai ragazzi questa brutta malattia c’è bisogno di tempo, risorse e personale altamente qualificato.

Non si muore di DCA, è una patologia che si cura e da cui si può guarire, ma si muore se mancano le cure.