Al Presidente della Regione Calabria
On. Roberto Occhiuto


 

e per conoscenza
Alla Vicepresidente della Regione Calabria
Prof.ssa Giuseppina Princi


 

Alla luce di quanto emerso dalla seduta del Senato Accademico, ci sentiamo in dovere di trasmettere il presente appello, evidenziando come tutto ciò che concerne il Diritto allo Studio all’Università della Calabria (e, più in generale, nell’intera regione) sia caratterizzato da incertezza e difficoltà nella programmazione. Più volte il Magnifico Rettore, Prof. Nicola Leone, ha sottolineato che la responsabilità di quanto sopra è da attribuire all’Ente regionale e, per questo motivo, intendiamo rivolgerci a voi.

In quanto rappresentanti del movimento politico universitario più votato nell’Ateneo più numeroso della regione, sentiamo una forte responsabilità nel dare risposte ai numerosi studenti idonei a percepire la borsa di studio.

La nostra preoccupazione deriva dal fatto che, nonostante solo dall’anno accademico 2017/18 si sia raggiunta - seppur tra tante difficoltà - la copertura totale delle borse di studio, troppo presto siamo tornati ad avvertire sempre più ostacoli nel dar seguito a questo importante risultato.

Quest’ultimo, infatti, dovrebbe essere sostenuto da fondi statali e regionali, sebbene recentemente l’Unical abbia dovuto destinarvi risorse proprie sempre maggiori. Si palesano notevoli cambiamenti che caratterizzano la nuova normativa sul Diritto allo Studio (circolare ministeriale n. 13676/2022), ovvero l’incremento della soglia massima di accesso ai benefici e l’incremento del valore nominale della singola borsa di studio.

Risultano perciò essere assai più cospicui i fondi necessari a coprire la totalità delle borse di studio e, senza un netto intervento ministeriale e regionale, temiamo che questa volta non tutti gli Studenti vedranno soddisfatto a pieno il loro Diritto allo Studio.

Contrariamente a quanto atteso, non si è registrato un incremento nel contributo che la Regione Calabria destina al nostro Ateneo, anzi, tale contribuzione è andata contraendosi, tenuto conto della platea dei beneficiari; e, in più, l’Unical attende ancora di ricevere i fondi “anticipati” per la gestione dei costi del diritto allo studio e utilizzati per garantire la copertura totale delle borse di studio: l’Assessore Savaglio, in una nota stampa, promise di incrementare il contributo della Regione al soddisfacimento del fabbisogno economico per l’erogazione delle borse di studio agli studenti dell’Università della Calabria e la restituzione delle somme anticipate. Promessa che, stando a quanto noto, non è ancora stata assolta da parte dell’Ente regionale.

In data 13 gennaio siamo stati ricevuti dalla Vicepresidente regionale con delega all’Istruzione, la dott.ssa Giuseppina Princi, la quale si è mostrata disponibile nel venire incontro alle esigenze degli Studenti in materia di Diritto allo Studio. Tuttavia, da allora, siamo in attesa di avere riscontro di tale disponibilità: non abbiamo infatti registrato atti che denotassero un cambio di passo da parte della Regione.

Non possiamo fare a meno di notare, con nostro rammarico, che il Diritto allo Studio non sembri rientrare tra le priorità del Presidente Roberto Occhiuto, più volte espressosi su tematiche di vario genere ma mai sull’argomento che riveste per noi, e per migliaia di Studenti e famiglie, rilevanza primaria. Crediamo sia necessario prendere provvedimenti che rendano strutturale il finanziamento alle Università calabresi e che soddisfino totalmente i bisogni degli Studenti che scelgono la Calabria come cantiere in cui costruire il proprio futuro.

Nello specifico, rileviamo la necessità che la nostra Regione si doti di un’efficiente legge sul Diritto allo Studio Universitario. Ciò sarebbe uno strumento efficacissimo per limitare drasticamente l’incertezza a cui si trovano esposti gli Studenti e le difficoltà di programmazione che rallentano notevolmente i nostri Atenei.

Ci teniamo a sottolineare soprattutto che un mancato raggiungimento della soglia di copertura totale comporterebbe un taglio del finanziamento del Fondo Integrativo Statale, per contro, se la Regione stanziasse somme superiori al 40% del FIS si garantirebbe l’accesso alla quota premiale del fondo. La situazione è a dir poco tragica. La miopia che ha spinto il Governo ad intervenire per ampliare la platea dei beneficiari e aumentare contestualmente il valore delle borse può portare ad un’ecatombe per il Diritto allo Studio nella nostra Regione.

È necessario programmare con effetto immediato una risposta efficace al mutamento del quadro normativo. Alla luce di quanto espresso fin qui, intendiamo richiedere un tempestivo impegno fattuale che possa garantire il più ampio contributo possibile agli Atenei calabresi e che assicuri l’erogazione strutturale delle risorse fino al raggiungimento della soglia del 100% di copertura delle borse di studio.

Confidiamo che la Regione Calabria dimostri di essere a fianco degli oltre 30.000 studenti presenti nelle università del territorio, invertendo la tendenza che negli ultimi anni ha visto svilire l’importanza del Diritto allo Studio, relegandolo ai margini degli interventi effettuati.

 

Athena-RèF               


 

                       I rappresentanti   


Riccardo Latella – Consiglio di Amministrazione
Francesco Bossio e Marco Stasi – Senato Accademico
Giuseppe Arena – Centro Universitario Sportivo
Francesco Palermo – Nucleo di Valutazione