Mino Reitano, il figlio della Calabria che diventò voce del Sud
Da Fiumara a palchi nazionali: il legame indissolubile di un artista con la sua terra natale

Beniamino “Mino” Reitano nasce il 7 dicembre 1944 a Fiumara, piccolo paese del Reggino. Fin da giovane, mostra passione per la musica grazie all’influenza del padre suonatore nella banda locale. Frequenta per otto anni il Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, cimentandosi con pianoforte, violino e tromba, e iniziando a collaborare con la Brass Band e l’orchestra locale.
Un artista di calibro internazionale
Nei primi anni Sessanta, Reitano si trasferisce con i fratelli ad Amburgo, dove il loro gruppo si esibisce al leggendario Star‑Club, locale frequentato dai Beatles prima del successo mondiale. ornato in Italia, debutta al Festival di Sanremo nel 1967 e conquista l’attenzione del pubblico con brani come “Avevo un cuore (che ti amava tanto)”. Negli anni successivi firma hit nazionali, porta la sua presenza anche sul grande schermo e crea un inconfondibile stile da “cantautore nazional‑popolare” dedicato all’amore, all’emigrazione e alla sua Calabria.
Calabria Mia: l’inno di una terra amata
Il brano “Calabria Mia” rimane tra le creazioni più emblematiche di Reitano, un inno al sentimento profondo verso la sua terra natale. Il pezzo cattura nel testo nostalgie, speranze e amore per la Calabria, rispecchiando l’identità di un artista sempre legato alle proprie radici anche quando era lontano.
Un ambasciatore del meridione
Reitano ha sempre incarnato l’orgoglio e l’attaccamento al Sud. Notevoli aneddoti raccontano come abbia rifiutato proposte importanti – addirittura da Frank Sinatra – pur di non tradire le sue origini. Dopo la sua scomparsa nel 2009, numerosi comuni calabresi lo hanno ricordato con targhe, piazze e auditorium: a Fiumara è istituito un premio a suo nome e a Reggio Calabria gli è stato intitolato un piazzale.
Memoria, cultura e continuità
Ogni anno, a Fiumara di Muro si svolge l’omonimo “Premio Internazionale Mino Reitano”, dedicato alla musica e alla cultura del territorio. Un modo concreto per tramandare l’eredità di un artista autentico, orgoglioso delle sue origini e capace di parlare a generazioni diverse.
Un legame che oltrepassa il tempo
Anche oggi la figura di Reitano continua a emozionare. Documentari, programmi televisivi, raccolte postume e un album celebrativo come “Calabria Mia” del 2012 attestano l’eredità di un uomo semplice, fedele alla sua terra, dalla voce potente e dal cuore meridionale. La Calabria non ha perso il “suo ragazzo” e continua a cantare insieme a lui.