Inchiesta “Grecale”, a novembre l’udienza preliminare per 27 imputati all’Università Magna Graecia
Tra i coinvolti ex rettore, docenti, veterinari e membri dell’Opba

Il 28 novembre prenderà il via l’udienza preliminare dell’inchiesta denominata “Grecale”, che vede al centro la gestione dei laboratori con cavie vive, i cosiddetti stabulari, all’interno dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. A stabilirlo è stata il gip di Catanzaro, Gilda Danila Romano, fissando la data per l’esame delle richieste di rinvio a giudizio formulate dalla Procura nei confronti di 27 persone.
Le accuse
Secondo l’impianto accusatorio, all’interno dell’ateneo catanzarese sarebbe stata attiva una associazione per delinquere che, attraverso una rete di complicità e favori, avrebbe messo in atto una serie di illeciti nella gestione delle strutture di sperimentazione. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di maltrattamento e uccisione di animali, corruzione, falso e false informazioni al pubblico ministero.
Tra i nomi più rilevanti emergono quelli dell’ex rettore Giovambattista De Sarro, di alcuni docenti universitari, di veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e del presidente dell’Opba, Domenico Britti, l’organismo incaricato di vigilare sul benessere degli animali utilizzati per la ricerca.
Uno scandalo che scuote l’ateneo
L’inchiesta ha sollevato clamore non solo per il numero degli indagati, ma anche per il ruolo delle istituzioni coinvolte. Le accuse, infatti, riguardano non soltanto violazioni delle norme sul trattamento degli animali, ma anche ipotesi di corruzione e falsificazione di documenti ufficiali, elementi che aggravano la posizione degli imputati e gettano un’ombra pesante sull’immagine dell’università.
Il prossimo passo giudiziario
Il procedimento di novembre sarà decisivo per capire se le accuse della Procura verranno accolte e se i 27 indagati saranno rinviati a giudizio. Un passaggio atteso con grande attenzione dall’opinione pubblica, dalle associazioni per la tutela degli animali e dal mondo accademico, che osserva con apprensione lo sviluppo di un caso capace di segnare profondamente la credibilità dell’ateneo catanzarese.