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Il mese di settembre 2025 si apre con un’anomalia climatica che riporta l’estate sull’Italia. Secondo le analisi di Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, un anticiclone di origine subtropicale si sta consolidando sul Mediterraneo centrale, riportando sole pieno e temperature che, in alcuni casi, superano di 6-7 gradi le medie stagionali. La fase calda, iniziata dopo un rapido passaggio perturbato al Nord-Est e in Toscana, dovrebbe durare almeno fino al weekend, regalando giornate dal sapore pienamente estivo.

Già in queste ore, mentre Friuli Venezia Giulia, Alpi e Appennini settentrionali registrano qualche fenomeno piovoso intermittente, il resto della Penisola assapora condizioni di stabilità. Le massime tornano a salire: da Roma a Terni si registrano punte di 30 gradi, in Sicilia si sfiorano i 33-34 gradi, mentre tra Caserta, Benevento e Taranto si toccheranno picchi di 34 gradi entro sabato. Valori che, secondo i meteorologi, appartengono più a luglio che alla metà di settembre, in un quadro che conferma come la stagione estiva tenda a prolungarsi sempre più a causa dei cambiamenti climatici.

Calabria sotto il segno del caldo

Particolarmente significativa è la situazione in Calabria, dove le massime raggiungeranno i 32 gradi già a metà settimana. Da Reggio Calabria a Cosenza, passando per Catanzaro e Crotone, il sole sarà protagonista indiscusso, restituendo scenari tipici della piena estate. Un contesto che, se da un lato favorisce il turismo costiero e prolunga la stagione balneare, dall’altro desta preoccupazione per i comparti agricoli e per la gestione delle risorse idriche.

La Calabria, infatti, vive ogni anno una forte esposizione agli effetti della siccità. Con temperature così elevate e piogge ridotte al minimo, aumenta il rischio di stress idrico per le coltivazioni, oltre al pericolo di incendi nelle aree boschive interne e nel Parco della Sila. Allo stesso tempo, il bel tempo spinge i flussi turistici a prolungarsi anche oltre il consueto calendario: hotel e stabilimenti balneari delle coste ioniche e tirreniche registrano un inatteso ritorno di prenotazioni, a conferma del ruolo strategico che il clima può avere nel sostenere l’economia del territorio.

Il caldo anomalo diventa quindi un fenomeno dalle due facce: occasione di crescita per settori come il turismo e l’accoglienza, ma sfida per l’agricoltura e per la gestione del territorio, sempre più esposti alle conseguenze del riscaldamento globale.

L’anticiclone fino al weekend, poi la “Tempesta d’Autunno”

Gli esperti annunciano che la fase anticiclonica durerà fino al weekend, con temperature estive in gran parte d’Italia e nel Sud in particolare. Tuttavia, la prossima settimana potrebbe segnare l’arrivo della cosiddetta “Tempesta Equinoziale”, nota anche come “Tempesta d’Autunno”. Si tratta di un fronte perturbato che, secondo le previsioni, potrebbe portare piogge intense e un deciso calo delle temperature, soprattutto al Nord e al Centro, ma che non escluderebbe fenomeni anche al Sud.

Il dettaglio delle previsioni conferma questa tendenza: martedì 16 settembre qualche rovescio interesserà il Friuli Venezia Giulia, mentre al Centro-Sud prevarranno sole e caldo. Mercoledì 17 nubi sparse al Nord e cielo parzialmente nuvoloso al Centro, con il Sud ancora stabile. Giovedì 18 il quadro tornerà soleggiato quasi ovunque, con massime oltre i 30 gradi dal Lazio fino alla Calabria.

La conclusione è chiara: l’Italia, e in particolare il Mezzogiorno, stanno vivendo un settembre di fuoco, con un’estate che sembra non voler finire. La Calabria, con i suoi 32 gradi previsti, si conferma ancora una volta cartina tornasole dei cambiamenti climatici: un territorio che gode dei benefici turistici del bel tempo, ma che allo stesso tempo deve fare i conti con le sfide poste da un clima sempre più estremo.