San Giovanni in Fiore
San Giovanni in Fiore

La storia di San Giovanni in Fiore è profondamente legata alla figura dell’abate Gioacchino da Fiore, celebre teologo del XII secolo, che nel 1189 fondò il primitivo monastero Florense nella località di Iure Vetere restando convinto di avere inaugurato una nuova era spirituale destinata a trasformare l’umanità. Dopo l’incendio del 1214, i monaci si trasferirono in un nuovo luogo, vicino alla valle del fiume Neto, dove sorse il complesso che vediamo oggi, costruito in stile romanico e completato negli anni intorno al 1230, divenendo poi il nucleo di un borgo che crebbe fino a ricevere il titolo di città nel XVI secolo.

L’Abbazia Florense: cuore architettonico e spirituale

Perfetta espressione dell’ordine cistercense, l’Abbazia florense presenta una navata unica, estremamente essenziale, e una parete absidale decorata da rosoni circolari che riflettono la visione teologica di Gioacchino. All’interno, si trova la sala delle tavole del Liber Figurarum, capolavoro grafico-teologico che illustra il messaggio profetico del fondatore. Custodita in un’ala dell’abbazia, questa esposizione è gestita dal Centro Studi Gioachimita, che promuove la ricerca del pensiero gioachimita.

Un borgo tra arte, fede e tradizioni

Il centro storico espande il fascino medievale con chiese come la Madre di Santa Maria delle Grazie, il Convento dei Padri Cappuccini, il Monastero dei Tre Fanciulli e la Chiesa di San Francesco di Paola, arricchito da palazzi nobiliari del Settecento come il Palazzo Lopez, sede della biblioteca comunale, il Palazzo Barberio e Palazzo De Marco. L’Arco Normanno, simbolo del paese, incornicia scorci tra vicoli antichi e monumenti commemorativi come il Sacrario dei Caduti americani di Monongah.

Natura e turismo lento nella Sila

Immerso nel Parco Nazionale della Sila, San Giovanni in Fiore è circondato da natura incontaminata e scenari suggestivi. Da qui partono itinerari escursionistici come il Cammino Gioachimita – percorso in cinque tappe sulle tracce di Gioacchino – e itinerari verso i tre laghi silani (Arvo, Ampollino, Redisole). In inverno, gli appassionati di sci possono raggiungere la località di Lorica, mentre il Centro Fondo Carlomagno, a 1500 metri di altitudine, rappresenta il centro sportivo di sci di fondo più meridionale d’Europa.

Artigianato, musei e enogastronomia

La città vanta una storica tradizione di artigianato ligneo e del ferro battuto, oltre alla produzione di tappeti annodati a mano. All’interno dell’Abbazia si trova il Museo demologico dell’economia, del lavoro e della storia sociale silana, che racconta la vita rurale con sette sale espositive, archivio fotografico e la riproduzione delle botteghe tradizionali locali. Gastronomicamente, la zona offre specialità che celebrano la ricchezza silana: dalla patata della Sila Igp al Caciocavallo Silano Dop, passando per pani tipici come la pitta 'mpigliata, la cùllura e altre preparazioni tradizionali.

Fede che si rinnova e spettacoli folkloristici

Pur mantenendo saldi i valori monastici e spirituali, San Giovanni in Fiore celebra con forza il proprio patrimonio identitario. Tra le festività più significative, si segnalano le rappresentazioni del Carnevale storico, in cui le donne indossano il costume tradizionale "u rituàrtu" e si esibiscono le “Frassìe”, spettacoli musicali satirici ispirati ai principali eventi dell’anno. La città è anche sede di eventi culturali, mostre e feste religiose, che attirano visitatori da tutta la Calabria.

San Giovanni in Fiore incarna la perfetta simbiosi tra fede millenaria, cultura medievale, natura protetta e dinamiche contemporanee di turismo e artigianato, offrendo un’esperienza unica nel panorama calabrese.