Occhiuto in consiglio regionale: “Dimissioni per serietà, non per calcolo politico”
Il presidente della Regione Calabria respinge le accuse di autoritarismo e di interesse personale: “Non si può governare tra fake news e strumentalizzazioni”

Nel corso della riunione del Consiglio regionale, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha riaffermato le ragioni che lo hanno spinto a rassegnare le dimissioni, respingendo con decisione l’accusa di aver imposto la propria volontà all’assemblea. “Quando ho posto la questione di fiducia per la prima volta nella storia del regionalismo in Calabria – ha ricordato – dicendo che il provvedimento sarebbe passato o mi sarei dimesso, non intendevo agire in modo autoritario, ma esercitare il mio ruolo con determinazione”.
La vicenda giudiziaria e il clima politico
Occhiuto ha poi richiamato l’attenzione sul contesto giudiziario che lo coinvolge, denunciando il clima di tensione e disinformazione che, a suo dire, ostacola l’azione amministrativa. “Si può governare così? – ha chiesto – Con un clima in cui una legittima inchiesta della magistratura alimenta fake news e chiacchiericci fastidiosi, rallentando il lavoro quotidiano della macchina regionale? No, non si può continuare così. Non ho voluto che l’ultimo anno di legislatura si trasformasse in un cupio dissolvi”.
La replica alle accuse di strategia politica
Infine, il presidente dimissionario ha respinto l’ipotesi che la sua scelta sia stata dettata da motivazioni politiche o da interessi personali. “Questa decisione – ha sottolineato – non guarda al mio tornaconto. Non l’ho presa perché penso che il processo di cambiamento che ho avviato si sarebbe fermato per colpa della magistratura. Si sarebbe fermato, come negli ultimi trent’anni, per colpa di chi usa le inchieste per fare lotta politica, incapace di vincere alle elezioni. Chi spera di sconfiggere l’avversario attraverso le indagini”.