La tavola rotonda a Palazzo dei Bruzi
La tavola rotonda a Palazzo dei Bruzi

Grande partecipazione alla tavola rotonda “Insieme per la salute: un patto tra istituzioni e comunità”, promossa dall’Assessorato alla Salute del Comune di Cosenza nell’ambito del progetto “Cosenza – Città in Salute”. L’incontro, ospitato nella Sala Quintieri di Palazzo dei Bruzi e introdotto dall’Assessora Maria Teresa De Marco, ha offerto ai cittadini screening gratuiti, consulenze informative e un confronto aperto sul futuro della sanità pubblica. La risposta della comunità è stata ampia e sentita, confermando l’interesse crescente verso il tema della salute e dei servizi sanitari in città.

Caruso: “Prevenzione al centro e sanità radicata sul territorio”

“Sin dal nostro insediamento abbiamo posto la prevenzione al centro delle politiche sanitarie. Prevenire significa migliorare la qualità della vita e, in molti casi, salvarla”. Così il sindaco Franz Caruso ha aperto il suo intervento, evidenziando il coinvolgimento attivo dei cittadini nelle attività di prevenzione. Caruso ha poi ringraziato il mondo del volontariato “patrimonio inestimabile per Cosenza” e ha ribadito il valore della collaborazione con l’Università della Calabria. Proprio grazie alla sinergia tra Comune e Unical, partiranno due nuovi corsi di laurea in Infermieristica e Fisioterapia nel complesso monumentale di San Domenico, con un investimento di oltre 5 milioni di euro e l’arrivo in città di 800 studenti.

Caruso: “L’ospedale Hub deve restare nel capoluogo”

Uno dei momenti più intensi del dibattito – moderato dal giornalista Attilio Sabato – è stato il confronto tra il sindaco Caruso e il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar, sul futuro dell’Annunziata e sul tema della sanità universitaria. Caruso ha ribadito con fermezza la posizione del Comune: “Non farò sconti a nessuno: l’ospedale Hub deve restare a Cosenza. A Rende si faccia l’Ospedale Universitario, che deve avere prevalente funzione di ricerca e supporto diagnostico, ma il presidio sanitario di riferimento per l’intera provincia deve rimanere nel capoluogo. È possibile – e doveroso – realizzare strutture complementari che rispondano sia alle esigenze della città che dell’università”.

Interventi e contributi dal mondo sanitario e istituzionale

Durante l’incontro sono intervenuti anche il rettore dell’Unical Nicola Leone, che ha ricordato il ruolo strategico dell’università nello sviluppo sociale del territorio, e il cardiologo Ettore Ventura, vicepresidente di Med Future, che ha richiamato l’attenzione sull’emigrazione dei giovani professionisti sanitari. L’assessora De Marco ha annunciato la nascita della Rete della Salute, un network di associazioni territoriali a supporto dei cittadini. Tra gli altri contributi, quelli di Anna Maria Stanganelli sulla prevenzione nella popolazione anziana, di Rosalbino Cerra sul ruolo delle Aggregazioni Funzionali Territoriali e di Remigio Magnelli sull’evoluzione della medicina territoriale. L’onorevole Simona Loizzo ha ribadito l’impegno del Governo sul fronte della sanità e sulla fine del commissariamento. In chiusura, De Salazar ha illustrato i progressi dell’Azienda Ospedaliera e la collaborazione avviata con l’Unical.

Una linea chiara per il futuro della sanità cosentina

L’incontro ha messo al centro la volontà del sindaco Caruso di difendere il ruolo sanitario di Cosenza come città capoluogo, respingendo ogni ipotesi di ridimensionamento dell’ospedale Hub e rilanciando un progetto di sviluppo sanitario che unisca prevenzione, formazione universitaria e diritto alla salute. Un messaggio chiaro rivolto a istituzioni e cittadini: il nuovo ospedale deve nascere a Cosenza, con una visione moderna e integrata al servizio del territorio.