Record di decessi ieri in Calabria: sono 16 le vittime registrate nelle ultime 24 ore (con un aggiustamento di dati comunicato dall'Asp di Crotone), che portano il totale dall'inizio della pandemia a 1.035 morti. I nuovi positivi riscontrati sono 228 con 2.249 tamponi.



Gli altri dati


Aumentano i ricoveri nei reparti di cura +6 (440) mentre diminuiscono quelli in terapia intensiva -9 (39) . In forte calo gli isolati a domicilio -837 (13.906), aumentano considerevolmente i guariti +1.052 (45.505).
La provincia di Reggio Calabria, con 120 nuovi contagi, scalza quella di Cosenza dove se ne contano 91. Più staccate Catanzaro con 11, Vibo Valentia (4) e Crotone (2). Procede la terapia con anticorpi monoclonali. L'Asp di Vibo Valentia ha avviato tale percorso su tre pazienti risultati ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19: il primo preso in carico il primo maggio, il secondo nella giornata di ieri e il terzo stamane. Si tratta di soggetti positivi, selezionati dai medici Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), che presentavano sintomi lievi o moderati ma con particolari fattori di rischio così come previsto dalle indicazioni Aifa. La somministrazione precoce degli anticorpi monoclonali consentirà di ridurre notevolmente le complicanze. Intanto dell'emergenza pandemia in Calabria si è discusso anche nel confronto che i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno avuto oggi con il ministro della Salute Roberto Speranza. Esaminate le criticità del settore e quelle legate all'emergenza pandemia: dalla necessità di riorganizzare la rete ospedaliera e la medicina territoriale, alla campagna delle vaccinazioni. "La Calabria è l'unica regione - hanno sostenuto i segretari generali Angelo Sposato (Cgil), Tonino Russo (Cisl) e Santo Biondo (Uil)- che non è riuscita ad utilizzare le risorse destinate all'emergenza Covid sia per il potenziamento dei reparti dedicati, sia per il reclutamento di nuovo personale".