Controlli ambientali nel Crotonese, sequestrato un autolavaggio a Cutro
Violazioni nella gestione dei reflui e dei fanghi industriali: denunciato il titolare. Irregolarità anche in un frantoio e in un marmificio
La Guardia Costiera di Crotone ha sequestrato un autolavaggio per camion e auto a Cutro nell’ambito di una vasta attività di controllo in materia ambientale che ha interessato anche un frantoio oleario a Isola Capo Rizzuto e un marmificio a Crotone.
Durante le verifiche, il Nucleo operativo di Polizia ambientale della Capitaneria di porto di Crotone ha accertato che l’autolavaggio operava senza la necessaria autorizzazione unica ambientale. Le acque reflue industriali, prive di qualsiasi trattamento depurativo, venivano scaricate direttamente su un terreno adiacente e solo in minima parte nella rete fognaria pubblica. Inoltre, sono emerse irregolarità nella gestione dei fanghi di depurazione e il conferimento illecito nel sottosuolo delle acque provenienti dai servizi igienici.
Denunciato il titolare per reati ambientali
L’area, di circa 1.200 metri quadrati, è stata posta sotto sequestro e il titolare dell’attività è stato denunciato all’autorità giudiziaria per violazioni al Testo unico ambientale.
Irregolarità anche in un frantoio e in un marmificio
Le ispezioni hanno inoltre rilevato irregolarità in altri due impianti: il frantoio di Isola Capo Rizzuto operava in violazione della normativa sulla gestione delle acque di vegetazione, mentre il marmificio di Crotone era privo dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Cinque prescrizioni per la regolarizzazione
Complessivamente sono state impartite cinque prescrizioni ambientali: se adempiute nei tempi stabiliti, consentiranno alle aziende di regolarizzare la propria posizione e proseguire l’attività nel rispetto dell’ambiente.