Cosenza, inchiesta sui dipendenti dell’Azienda ospedaliera: azione della Corte dei Conti per danno erariale
Dopo l’indagine penale, scatta anche il procedimento contabile: sotto accusa retribuzioni indebite e ore di lavoro fittizie

La Procura della Corte dei Conti ha avviato un’azione giudiziaria contabile nei confronti di diversi dipendenti dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, già coinvolti nella parallela inchiesta penale condotta dalla Procura ordinaria guidata da Vincenzo Capomolla. L’accusa è quella di aver causato un ingente danno erariale, percependo somme non dovute nell’ambito delle retribuzioni abituali previste dai contratti di lavoro.
Il procedimento
Il procedimento contabile è stato avviato con la notifica agli interessati di un atto di invito a fornire deduzioni, primo passo verso l’accertamento della responsabilità. Parallelamente, la Procura penale ha già chiesto il rinvio a giudizio dei dipendenti coinvolti, a seguito di una segnalazione interna presentata dalla stessa Azienda ospedaliera, diretta da Vitaliano De Salazar.
Gli imputati
Secondo gli investigatori, le condotte contestate includono ore di reperibilità mai svolte e non risultanti dalle timbrature ufficiali, attività lavorative fittizie e retribuzioni indebite. In alcuni casi, sarebbero state corrisposte somme di denaro per favorire economicamente colleghi, con compensi variabili in base ai benefici ottenuti.
Tutti gli imputati si dichiarano innocenti e, attraverso i propri legali, stanno predisponendo memorie difensive da presentare nelle prossime fasi del procedimento.
Un’inchiesta che apre un nuovo fronte sulla gestione amministrativa e contabile dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, chiamata a fare chiarezza su presunte irregolarità che rischiano di pesare non solo sul bilancio, ma anche sulla fiducia dei cittadini nei confronti del sistema sanitario pubblico.