Mandrie podoliche in montagna fino a fine anno, la Giunta regionale approva lo slittamento
Gallo: “Decisione necessaria per tutelare gli allevatori e far fronte agli effetti del clima estremo che colpisce pascoli e risorse idriche”
La Giunta regionale della Calabria, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, ha approvato una delibera che consente lo slittamento della data per il rientro delle mandrie podoliche dai pascoli montani fino al 31 dicembre 2025. La misura riguarda in particolare gli allevamenti presenti sulle aree silane e risponde a precise esigenze di carattere ambientale e produttivo.
Temperature elevate e scarsità d’acqua: allevamenti in difficoltà
La decisione, spiega l’assessore Gallo, è stata adottata “in seguito a una richiesta delle Organizzazioni professionali del settore, determinata dall’andamento climatico degli ultimi anni, aggravato anche dalle temperature elevate e dalla scarsità delle precipitazioni piovose”. L’assenza di piogge e la riduzione delle risorse idriche nelle aree costiere rendono infatti difficile il ritorno anticipato delle mandrie verso i pascoli di pianura e le zone marine.
Una proroga che tutela sostenibilità e benessere animale
La delibera approvata dalla Giunta, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, consente agli allevatori di mantenere gli animali in montagna, dove le condizioni ambientali risultano più favorevoli. “Abbiamo deciso – ha dichiarato Gallo – di consentire, come negli anni precedenti, il posticipo del periodo di pascolo nelle aree montane. In questo modo le mandrie potranno restare in Sila, e più in generale nelle nostre montagne, almeno fino al 31 dicembre 2025.”
Un sostegno concreto al comparto zootecnico calabrese
La proroga del pascolo rappresenta una misura di equilibrio tra esigenze produttive e tutela del territorio. La razza podolica, emblema dell’allevamento estensivo calabrese, trova infatti negli altipiani montani l’habitat ideale per una gestione sostenibile. L’intervento regionale si inserisce in un quadro più ampio di sostegno al comparto zootecnico, volto a garantire continuità, qualità e benessere animale anche in un contesto di crescente instabilità climatica.
L’impegno della Regione per la filiera agroalimentare
Con questo provvedimento, la Regione Calabria conferma l’attenzione verso un settore che costituisce parte integrante dell’identità rurale e produttiva del territorio. La proroga dei pascoli silani si traduce in un sostegno concreto agli allevatori, preservando tradizione, biodiversità e qualità delle produzioni tipiche calabresi, in un momento in cui il cambiamento climatico impone scelte responsabili e lungimiranti.