I Bronzi di Riace, capolavori ritrovati dal mare
Due statue greche di oltre duemila anni riemerse casualmente dai fondali calabresi: un mistero archeologico e un simbolo eterno della Magna Grecia

I Bronzi di Riace sono tra le testimonianze più straordinarie dell'arte greca classica. Due statue in bronzo, alte circa due metri, che rappresentano guerrieri nudi in atteggiamento eroico, scolpite con una maestria tecnica che continua a stupire studiosi e visitatori di tutto il mondo. Realizzate probabilmente nel V secolo a.C., sono un raro esempio di scultura greca in bronzo giunto fino a noi in stato quasi intatto.
Il ritrovamento casuale
Il 16 agosto 1972, nelle acque antistanti Riace Marina, in Calabria, un subacqueo dilettante individuò per caso qualcosa di insolito sul fondale: erano due statue antiche, adagiate sul fondo sabbioso a circa otto metri di profondità. Il ritrovamento fu subito considerato eccezionale e portò alla messa in sicurezza delle statue, successivamente trasferite per un lungo e delicato processo di restauro.
Il restauro e la rinascita
Le statue furono trasportate inizialmente a Firenze, dove vennero sottoposte a un meticoloso restauro durato diversi anni. Gli interventi tecnici permisero non solo di consolidare le strutture e rimuovere i sedimenti marini, ma anche di scoprire elementi nascosti all’interno delle statue, come inserti in rame per le labbra e denti, e occhi di pasta vitrea. Dopo il restauro, i Bronzi furono finalmente restituiti alla Calabria, diventando l’attrazione principale del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Un mistero ancora aperto
Molte domande restano senza risposta. Chi erano i soggetti rappresentati? Dove erano diretti prima di finire in fondo al mare? Alcuni ipotizzano che fossero parte di un gruppo scultoreo più grande, forse legato alla mitologia tebana. Altri studiosi suggeriscono che fossero in viaggio verso Roma e che siano stati gettati in mare a seguito di un naufragio o di un tentativo di saccheggio. L’assenza di un contesto archeologico circostante contribuisce al mistero che avvolge queste statue.
Un simbolo della Magna Grecia
Oggi i Bronzi di Riace non sono solo capolavori artistici, ma veri e propri simboli identitari della Calabria e dell’intero Sud Italia. Testimoniano la presenza e la vitalità culturale della Magna Grecia e rappresentano una delle poche sopravvivenze in bronzo di un’epoca in cui la maggior parte delle statue è giunta fino a noi solo in copia marmorea. La loro straordinaria conservazione rende questi guerrieri ambasciatori universali del patrimonio storico del Mediterraneo.