L’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova ha diffuso una nota in cui esprime “profondo dolore” per l’arresto di un sacerdote, avvenuto nei giorni scorsi a Cosenza. Il religioso, appartenente a una famiglia ecclesiastica che ha operato anche nel territorio reggino, è stato coinvolto in un’indagine dell’Autorità giudiziaria per presunti abusi su un minore. Secondo quanto riportato, i fatti risalirebbero al periodo compreso tra il 2015 e il 2020. Il trasferimento del sacerdote da Reggio a Cosenza risale proprio al 2020, su disposizione dei suoi superiori.

Solidarietà alla vittima e condanna del crimine


Nella stessa comunicazione, la diocesi ha voluto esprimere la propria vicinanza e solidarietà nei confronti della vittima e di tutti coloro che si sentono sconvolti dalla notizia. “Il primo pensiero va a chi ha sofferto e soffre per quanto accaduto”, si legge nella nota. La Chiesa locale ha ribadito con fermezza che ogni forma di abuso costituisce “una violazione inaccettabile della persona”, sottolineando come simili comportamenti rappresentino un crimine e un peccato grave, lontano dallo spirito evangelico.

L'appello dell’Arcivescovo alla comunità dei fedeli


A chiudere la nota è l’intervento dell’arcivescovo Fortunato Morrone, che ha invitato i fedeli dell’Arcidiocesi a unirsi in preghiera. Per Morrone, questo episodio così drammatico deve rappresentare “un’occasione di verità, rinnovamento e conversione”, affinché la comunità ecclesiale possa reagire con consapevolezza e responsabilità, riaffermando i valori della giustizia e della tutela dei più fragili.