In Calabria, a fronte di una media nazionale di 40,2 assistiti non autosufficienti di età ≥75 anni in trattamento socio-sanitario residenziale per 1.000 abitanti, la regione risulta sotto media con 16,5 persone assistite per 1.000 abitanti (dati 2021).


L'analisi

 

E' quanto ha rilevato e messo in evidenza la Fondazione Gimbe in occasione dell'audizione del presidente Nino Cartabellotta in Commissione affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, nell'ambito dell'esame dell'atto di Governo n.121 relativo allo "Schema di decreto legislativo recante politiche in favore delle persone anziane".
   Dall'analisi di Gimbe, è emerso inoltre che "a fronte di una media nazionale del 28,4% di deceduti per tumore assistiti dalla rete di cure palliative sul totale di deceduti per tumore, la regione risulta sotto media con il 4,5% di assistiti, risultando ultima tra le regioni (dati 2021)".

 

Gimbe

 

In calo gli ospiti nelle strutture residenziali


Al 31 dicembre 2020 risultano attivi in Italia 12.630 presidi residenziali. Le “unità di servizio” che operano
al loro interno ammontano a 15.354 e dispongono complessivamente di 411.992 posti letto, sette ogni
1.000 residenti. Confrontando l’offerta con quella dei cinque anni precedenti si osserva un aumento nel
periodo 2015-2018 (+7,6%) quando il numero di posti letto raggiunge il picco di 420.329. L’offerta, si
contrae nei due anni successivi, nei quali si registra un decremento annuale dell’1%.
Le strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie hanno risentito fortemente della situazione
emergenziale dovuta al Covid-19 e hanno dovuto affrontare nuove sfide organizzative al fine di
fronteggiare le emergenze del periodo.
Gli ospiti totali al 31 dicembre 2020 sono 342.361, il 10% in meno dell’anno precedente. Il 75% degli
ospiti è ultrasessantacinquenne, il 20% ha un’età tra i 18 e 64 anni e il restante 5% è composto da
minori.
Tra il 2015 e il 2020 i bambini e i ragazzi ospitati sono diminuiti di 2.300 unità. Si è ridotta la presenza
dei minori stranieri che ha sempre rappresentato una quota consistente degli ospiti minori: nel 2015 i
minori stranieri rappresentavano il 46% del totale degli ospiti di pari età, nel 2020 tale percentuale è
scesa al 39%. Resta invece stabile la quota di adulti ospitati nelle strutture residenziali.
Dal 2015 il tasso di ricovero degli ospiti anziani ha avuto un andamento piuttosto stabile, circa 21
ricoverati per 1.000 residenti. Nell’ultimo anno osservato, invece, la presenza degli
ultra-sessantaquattrenni ha subito una sensibile riduzione, con un decremento del 13% (circa 38mila
anziani in meno), a fronte di una variazione percentuale che nei cinque anni osservati non aveva mai
superato la soglia del 2%. A diminuire sono soprattutto gli anziani non autosufficienti di sesso maschile,
per i quali si osserva un calo del 16% nel Nord-ovest e del 20% nelle Isole.
Il quadro pandemico che ha caratterizzato il nostro Paese nel corso del 2020 ha determinato un
considerevole incremento dei decessi all’interno delle residenze: in questo periodo, infatti, tra gli ospiti
anziani i decessi sono aumentati del 43% (oltre 32mila in più rispetto all’anno precedente).