Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria
Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria

Uno degli arrestati nell’ambito dell’operazione “Millenium” della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, che questa mattina ha portato a 97 provvedimenti cautelari, è coinvolto in un drammatico cold case rimasto irrisolto per quasi quarant’anni: il sequestro e l’omicidio di Mariangela Passiatore. La donna, moglie di un imprenditore milanese, fu rapita nel 1987 mentre si trovava in vacanza in Calabria. Il sequestro avvenne simulando una rapina all’interno di un’abitazione dove stava cenando. Poche ore dopo, Mariangela fu consegnata a un gruppo di carcerieri del clan di Platì e uccisa brutalmente.

Il ruolo di Michele Grillo e le nuove intercettazioni

Il nome di Michele Grillo, tra gli indagati dell’operazione “Millenium”, è emerso con forza nel quadro delle indagini grazie al riascolto di un’intercettazione del 2012, registrata nell’ambito di un’altra inchiesta della DDA di Milano. Grillo, parlando in modo confidenziale, racconta con evidente turbamento di quanto accaduto durante il sequestro della Passiatore. Secondo la sua ricostruzione, mentre si era allontanato per andare a prendere delle medicine in farmacia, Mariangela si sarebbe agitata in preda al panico e i suoi carcerieri, incapaci di gestirla, l’avrebbero uccisa a colpi di bastone.

Il racconto agghiacciante: “L’hanno ammazzata a bastonate!”

Parole che lasciano poco spazio ai dubbi quelle pronunciate da Grillo e riportate nell’ordinanza di custodia cautelare: “Ho una cosa, un ricordo brutto! Con una signora, guarda… S'è presa di panico!... ero andato a prendere le medicine… L’hanno ammazzata! A bastonate! In testa!”. Grillo racconta di aver cercato di coprire l’accaduto, dicendo che la donna era caduta, pur sapendo la verità: un omicidio feroce, consumato senza pietà. La Procura di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giuseppe Lombardo, ha ora formalmente contestato il reato di sequestro di persona nei confronti di Grillo, riaprendo così un capitolo tragico rimasto per troppo tempo senza giustizia.