«Le preoccupazioni che avevamo sollevato nei giorni scorsi trovano purtroppo conferma nei dati pubblicati da Federconsumatori Calabria: rientrare a casa per Natale è diventato un lusso». Con queste parole il consigliere regionale Enzo Bruno, capogruppo di Tridico Presidente, commenta i rincari del settore trasporti che stanno penalizzando duramente i calabresi. Secondo l’indagine dell’associazione, sulle tratte ferroviarie l’offerta scende sotto il 45% e i prezzi salgono fino al 77% in pochi giorni. Un Milano–Reggio Calabria può superare i 700 euro solo per l’andata, mentre un Torino–Reggio arriva a oltre 1.500 euro per tre adulti. Aumenti vertiginosi anche per bus e aerei, con rincari fino al +285% e biglietti che, in molti casi, costano più di un volo Roma–New York.

Un peso insostenibile per le famiglie calabresi


Bruno sottolinea come questi rincari colpiscano una regione economicamente più fragile rispetto al resto d’Italia: «La Calabria ha il reddito pro capite più basso, il 65% dei pensionati sotto i mille euro e quasi metà dei lavoratori part-time. In questo quadro, per molte famiglie il viaggio di Natale supera l’intera tredicesima. È inaccettabile». Il consigliere condivide la denuncia della presidente di Federconsumatori Calabria, Mimma Iannello, che parla di «politiche tariffarie inique» e di un sistema «sempre più classista». E aggiunge: «Sbandierare il Ponte sullo Stretto come simbolo di progresso, mentre tanti cittadini non riescono nemmeno a permettersi un biglietto per tornare a casa, è un bluff insopportabile».

Proposte concrete contro il caro-prezzi


Alla luce dei dati diffusi, Bruno rilancia le proposte già avanzate nei giorni scorsi: «La Regione deve intervenire subito con misure straordinarie. La Sicilia, ad esempio, ha attivato treni speciali a prezzo calmierato nei giorni di picco: possiamo farlo anche noi». Tra le azioni suggerite figurano rimborsi fino al 50% sui biglietti, la creazione di un fondo regionale anti-rincari, convenzioni con compagnie aeree e ferroviarie per residenti e studenti, e un tavolo permanente con associazioni dei consumatori. «Contrastare il caro-trasporti non significa inseguire un’emergenza – conclude Bruno – ma difendere un diritto. Prima di parlare di grandi opere futuristiche, garantiamo ai calabresi un viaggio dignitoso per tornare dai propri affetti. Questa deve essere la vera priorità».