‘Ndrangheta e le altre mafie: intese strategiche oltre la competizione
Dalle alleanze storiche con Cosa Nostra e la Camorra fino ai legami internazionali, la mafia calabrese dimostra pragmatismo e capacità di collaborazione

Nel panorama criminale italiano, la ’ndrangheta ha saputo mantenere relazioni stabili con gli altri gruppi mafiosi – Cosa Nostra e Camorra – basate su reciprocità e mutua convenienza. Il dialogo tra le organizzazioni non si è consumato in guerre fratricide, quanto piuttosto in un patto non scritto dato dalla condivisione di interessi, soprattutto nei traffici di sigarette e droga. Questa sinergia ha permesso una rapida espansione del potere della mafia calabrese, facendola emergere come la più potente nel paese e tra le più influenti al mondo.
Alleati sinonimo di opportunità
Il rapporto tra ’ndrangheta e altre mafie è andato oltre la Sicilia e la Campania. In Campania, ad esempio, è documentata la collaborazione tra boss della ‘Ndrangheta e della Camorra per la gestione di affari illeciti come traffico di droga e appalti. Analogamente, in Sicilia, le cosche calabresi hanno fornito supporto logistico e accesso a rotte commerciali a Cosa Nostra, generando una stabilità operativa reciproca.
Collaborazione multinazionale e più ampie prospettive
Sul piano internazionale, la ’ndrangheta ha sviluppato relazioni anche con organizzazioni mafiose straniere e logge massoniche devianti. Si tratta di alleanze funzionali: con i cartelli sudamericani per la distribuzione della cocaina; con gruppi rom e clan sinti per riciclaggio ed appalti; con potenti ambienti massonici per favorire penetrazioni nel sistema politico e bancario. Il suo pragmatismo prosegue nel tempo: dove un tempo non c'era fiducia, oggi prevale il profitto condiviso.
Strategia vincente: non dominare, ma connettere
La ‘ndrangheta ha mostrato un approccio operativo diverso da quello tradizionale delle altre mafie italiane. Non stupisce in simbolismi o violenze scenografiche, ma costruisce reti stratificate di potere che attraversano confini criminali e geografici. Questo non ha escluso scontri violenti tra cosche in passato, ma oggi prevalgono accordi pragmatici, specie sul narcotraffico, dove la cooperazione è più redditizia della conflittualità.