Evasione della “tassa di lusso” sui voli privati: scoperti 299.000 euro non versati all’Erario
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, 15 società italiane e 99 estere hanno incassato l’importo dell’imposta dai passeggeri

Nell’ambito delle attività di controllo finalizzate al corretto adempimento degli obblighi tributari, il Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, in collaborazione con la locale Sezione Aerea, ha condotto un’importante operazione di polizia economico-finanziaria nei confronti di numerosi vettori aerotaxi ed elitaxi operanti presso lo scalo aeroportuale lametino tra il 2021 e il 2023.
L’attività ispettiva, condotta attraverso l’analisi dei dati acquisiti dalle società di handling dell’aeroporto, ha interessato 115 vettori aerei per un totale di 647 voli e oltre 2.000 passeggeri trasportati in arrivo e in partenza. Le Fiamme Gialle hanno accertato l’omesso versamento all’Erario della cosiddetta “tassa di lusso”, prevista dal decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge n. 214/2011.
Questa tassa, a carico dei vettori e destinata a mitigare l’impatto ambientale del trasporto aereo privato, è calcolata in base alla distanza percorsa:
10 euro per tratte fino a 100 km,
100 euro per tratte tra 100 e 1.500 km,
200 euro per distanze superiori.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, 15 società italiane e 99 estere hanno incassato l’importo dell’imposta dai passeggeri senza però procedere al relativo versamento allo Stato. L’irregolarità ha generato un’evasione complessiva pari a 299.000 euro, suddivisi in 230.000 euro di imposta non versata e 69.000 euro di sanzioni accessorie.
Alcune delle società verbalizzate hanno riconosciuto la fondatezza delle contestazioni e hanno già provveduto al pagamento delle somme dovute.
L’operazione conferma l’impegno costante della Guardia di Finanza nel contrasto all’evasione fiscale e nella tutela delle risorse pubbliche, soprattutto in settori ad alta capacità contributiva e a forte impatto ambientale.