Nuove esplosioni a Lamezia Terme, torna l’incubo del racket
Due ordigni in due notti consecutive davanti a negozi del centro cittadino, dopo l’attentato di via Miceli cresce la preoccupazione per una nuova ondata di intimidazioni
Torna la paura a Lamezia Terme dopo una serie di episodi che fanno ipotizzare una ripresa del racket delle estorsioni. Due ordigni rudimentali sono stati fatti esplodere davanti ad altrettanti negozi della città, in due notti consecutive. L’ultimo episodio si è verificato poco dopo la mezzanotte, quando una bomba artigianale è esplosa davanti all’ingresso di un negozio di ottica situato sul centralissimo corso Nicotera, provocando danni alla vetrina e al portone d’ingresso. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Polizia per i rilievi e l’avvio immediato delle indagini.
Un precedente attacco contro un negozio di abbigliamento
Solo la notte precedente, un altro ordigno era stato collocato e fatto esplodere davanti a un negozio di abbigliamento in via XX Settembre. Anche in questo caso, l’esplosione ha causato danni alla struttura ma, fortunatamente, non ha provocato feriti. Le modalità dei due episodi, ravvicinati nel tempo e analoghi nella dinamica, fanno pensare a un chiaro messaggio intimidatorio rivolto ai commercianti del centro cittadino.
Un’escalation che preoccupa la città e le istituzioni
Gli episodi delle ultime ore si aggiungono a un altro attentato avvenuto pochi giorni fa in via Miceli, dove un ordigno era stato piazzato contro una rivendita in franchising di prodotti per l’igiene. La sequenza di esplosioni ha riacceso l’allarme tra i cittadini e le autorità locali, che temono un ritorno delle pressioni estorsive ai danni delle attività commerciali. Le forze dell’ordine stanno lavorando per individuare i responsabili e comprendere se dietro questi gesti vi sia una strategia coordinata di intimidazione legata al racket.