Monica Calamai
Monica Calamai

“Ridurre i tempi di attesa e garantire ai cittadini cure più rapide ed efficaci”: con questo obiettivo l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone ha messo in campo un piano straordinario che nei primi sei mesi del 2025 ha già portato a oltre 4.400 prestazioni erogate. Un risultato che, secondo i dati diffusi dall’Asp, segna un passo importante verso il miglioramento della sanità territoriale.

Le prestazioni erogate

Il piano ha riguardato soprattutto esami strumentali e visite specialistiche. In particolare: 481 colonscopie, 600 esofagogastroduodenoscopie, 698 ecodoppler dei vasi, 518 visite cardiologiche, 409 gastroenterologiche, 211 dermatologiche, 52 ginecologiche, 113 ortopediche.

Sul piano economico, l’Asp evidenzia che, se nel 2024 l’introito complessivo delle prestazioni era stato di poco inferiore a 1,6 milioni di euro, nei soli primi sei mesi del 2025 è già stato raggiunto 1,1 milioni di euro.

Tempi d’attesa più brevi

L’impegno organizzativo si riflette sui tempi medi di attesa, che in alcuni casi risultano pienamente in linea con gli standard: visita gastroenterologica: 13 giorni, spirometria: 4 giorni, visita oncologica: 6 giorni, elettrocardiogramma dinamico: 9 giorni.

Un supporto significativo arriva anche dal sovraCup, che permette ai cittadini di ricevere la prestazione in altre aziende sanitarie o ospedaliere.

Le criticità ancora aperte

Permangono tuttavia criticità in alcune branche, come ginecologia, endocrinologia e radiologia pesante. Per alcune prestazioni complesse, programmabili ma non urgenti, i tempi di attesa possono ancora superare i 100 giorni. La direzione strategica ha annunciato azioni mirate per colmare questi ritardi: potenziamento degli specialisti, riorganizzazione delle agende e maggiore collaborazione con il privato accreditato.

Le dichiarazioni dei vertici

“La sfida – ha dichiarato la commissaria straordinaria Monica Calamai – è restituire fiducia ai cittadini con risposte rapide e concrete. I risultati ottenuti ci confermano che la strada è quella giusta, ma dobbiamo continuare con determinazione a rafforzare i servizi, mettendo al centro i bisogni delle persone”.

Secondo il direttore sanitario Luigi Rossi, i dati testimoniano “un percorso di miglioramento costante, frutto della programmazione e del senso di responsabilità dell’intera comunità professionale dell’Asp di Crotone”.