Anna Mallamo
Anna Mallamo

Antonio Galetta con Pietà (Einaudi, collana Unici), Alberto Locatelli con Airù (Italo Svevo, Incursioni), Anna Mallamo con Col buio me la vedo io (Einaudi, Supercoralli), Beatrice Sciarrillo con In trasparenza l’anima (66thand2nd, Bookclub), Rosanna Turone con Santa (Nn Editore, Le Fuggitive): sono questi i cinque finalisti della XXXII edizione del Premio letterario Giuseppe Berto, tra i più prestigiosi riconoscimenti italiani riservati alle opere prime di narrativa.

Tra loro anche la giornalista e scrittrice Anna Mallamo, originaria di Reggio Calabria e messinese d’adozione, al suo debutto letterario con il romanzo Col buio me la vedo io, pubblicato da Einaudi.

La cerimonia il 6 settembre a Mogliano Veneto

La proclamazione del vincitore avverrà nel corso della cerimonia finale, prevista per venerdì 6 settembre alle 18.30 nel suggestivo Parco della Cultura Antonio Caregaro Negrin di Mogliano Veneto, città natale dello scrittore Giuseppe Berto. A condurre l’evento sarà il giornalista Giancarlo Loquenzi.

Per l’occasione sarà inaugurata anche la mostra “Verso la Gloria. Giuseppe Berto: uno scrittore, il suo archivio”, che per la prima volta renderà pubblici preziosi materiali originali: manoscritti, lettere, agende e ritagli che offriranno uno sguardo intimo sull’universo creativo dello scrittore. L’apertura della mostra è prevista lo stesso giorno alle ore 16.30 presso il Brolo Centro d’Arte e Cultura.

Un premio che unisce Calabria e Veneto

Come da tradizione, il Premio Berto continua ad alternarsi tra Mogliano Veneto e Capo Vaticano (Vv), luoghi simbolo della vita dello scrittore. Nato in Veneto e profondamente legato alla Calabria, dove ha vissuto a lungo e dove oggi riposa, Berto viene celebrato in entrambe le sue “terre”. A fare da madrina alla cerimonia sarà come sempre la figlia, Antonia Berto, custode dell’eredità culturale del padre.

La giuria, presieduta da Emanuele Trevi – scrittore, critico e vincitore del Premio Strega 2021 – è composta da Silvia Avallone, Luigi Mascheroni, Elena Stancanelli e Emanuele Zinato. «Nei cinque libri finalisti – ha sottolineato Trevi – si avverte una relazione matura tra ricerca espressiva e controllo formale. Non c’è spettacolarizzazione, ma tensioni forti che parlano di famiglia, corpo, margini, perdite. Una letteratura fedele alla complessità, capace di generare senso proprio perché non sente il bisogno di spiegarsi troppo».

Premi e organizzazione

Al vincitore andrà un premio in denaro di 5.000 euro, mentre gli altri quattro finalisti si divideranno un premio complessivo di 2.000 euro. Il Premio è promosso dall’Associazione Culturale Giuseppe Berto, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Calabria, Provincia di Treviso, Comune di Vibo Valentia, e con il sostegno di numerosi enti e sponsor privati.